9 Maggio, 1915

Inizia la seconda battaglia dell'Artois

I giornali di tutta la galassia anglofona sono inviperiti: i più moderati dei commenti definiscono la tragedia del Lusitania «un omicidio di massa». Non solo, i quotidiani britannici lavorano di fantasia: per qualcuno il sottomarino tedesco avrebbe sganciato più siluri, sparato granate asfissianti e avrebbe anche aperto il fuoco sulle scialuppe di salvataggio. Eccessivo.
I giornali tedeschi replicano a tono. Le responsabilità vengono scaricate «sull’inumana politica inglese», l’accento viene posto su un paio di dettagli, omessi dagli Alleati: il Lusitania era armato con dodici cannoni, falso; e contrabbandava munizioni, vero.

Nella Francia settentrionale è tornato il bel tempo, ma c’è poco da gioire. Gli Alleati bombardano le linee tedesche già da qualche giorno e il 9 maggio avviano una grande offensiva a nord di Arras, tra Aubers e Vimy: è la seconda battaglia dell'Artois. I francesi spezzano il fronte tedesco, avanzano per qualche chilometro, ma la lentezza dei rinforzi ne vanifica lo sforzo. Verso sera la breccia si richiude.

 A guidare il XXXIII corpo d’armata c’è un personaggio particolare. Il Generale Philippe Pétain si guadagnerà i galloni di eroe nazionale e verrà idolatrato per oltre vent’anni, prima di perdere tutto: nel ‘40 diventerà il simbolo del tradimento, il leader della Francia di Vichy, quella soggiogata dai nazisti. Dalle stelle alle stalle.
La seconda battaglia dell’Artois inizia peggio per i britannici e lo testimonia il tenente Sotheby: «Campbell era irriconoscibile, privo delle braccia, della testa e di una gamba; Carson era in una situazione anche peggiore, i suoi resti si sarebbero potuti seppellire in un pacchetto di sigarette. […] Oggi mi sento una persona diversa, incapace di ridere, sorridere, provare emozioni».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Giolitti rientra a Roma dopo tre mesi di assenza. Alla stazione viene accolto da dimostrazioni ostili. L'indomani proporrà a Salandra di liberare l'Italia dagli impegni con l'Intesa, chiedendo al Parlamento di votare per la ripresa delle trattative con l'Austria-Ungheria, che aveva promesso nuove proposte.
  • Salandra emana una circolare telegrafica che invita i Prefetti a reprimere energicamente ogni tentativo di offesa a sudditi stranieri e alle loro proprietà.
  • Il Comando della nuova armata inglese lascia l’Inghilterra diretto in Francia

Fronte occidentale

  • Seconda battaglia di Ypres: i britannici riconquistano Wieltje.
  • Inizia la seconda battaglia dell'Artois: massiccia offensiva anglo-francese contro le difese tedesche a Aubers. I francesi rompono il fronte tedesco e conquistano sette chilometri di a nord di Arras.
  • Sei corpi d'armata francesi iniziano un'offensiva in Artois, a nord di Arras, aprendo una breccia nella linea tedesca tra Carency e Souchez, ma questa viene prontamente richiusa dalle riserve tedesche.

 Fronte orientale

  • I tedeschi vengono sconfitti a Krakinov (provincia baltica).
  • I russi, ripassate le creste dei Carpazi, hanno completamente sgomberato il territorio ungherese. 

Fronte d’oltremare

  • Gli Alleati attaccano nell’Africa orientale tedesca.

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori