Respinte le dimissioni del Governo
Il dado è tratto: Vittorio Emanuele III ha respinto le dimissioni del Governo Salandra. Il 16 maggio il Barone Burian, Ministro degli esteri asburgico, approva l’ultima offerta all’Italia: decisione inutile e tardiva, Vienna avrebbe dovuto pensarci un mese fa.
La conferma del Governo Salandra è salutata con incredibile entusiasmo in tutta la penisola. Le strade di ogni città grondano applausi e tricolori, le piazze trasudano ottimismo; centinaia di migliaia d’italiani festeggiano l’avvenire della Patria. In molti, forse troppi, vendono la pelle dell’orso prima di averlo accoppato; la folla davanti al Quirinale è un fiume in piena, ma prima o poi arriverà anche la stagione secca.
Le guerre non si vincono a parole e gli organi d’informazione ne sembrano consapevoli: con la crisi politica alle spalle, è quasi unanime l’appello alla concordia nazionale, alla più completa coesione e unità d’intenti. A prescindere dalle simpatie personali.
Ora la patata bollente è nelle mani dei socialisti: in un congresso bolognese CGIL e PSI ribadiscono la fedeltà ai principi neutralisti.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Sull'onda delle violente dimostrazioni interventiste in molte città italiane, Re Vittorio Emanuele III respinge le dimissioni del Governo, bypassando il dibattito parlamentare. Salandra riconfermato Premier, con Sonnino come Ministro degli esteri.
- Il Ministro degli esteri asburgico, Barone Burian, approva, dopo piccole modifiche, le nuove concessioni offerte dall’Austria-Ungheria all’Italia.
- La CGIL e il PSI, in un congresso congiunto svolto a Bologna, con la partecipazione del gruppo parlamentare socialista, approvano un ordine del giorno che ribadisce la fedeltà dei socialisti al principio della neutralità.
- Due socialisti svizzeri si presentano alla Direzione del Partito Socialista Italiano per offrire, a nome di una signora socialista e del milionario americano Carnegie, che poi smentisce il fatto, più di 200.000 lire per favorire la propaganda pacifista. L'offerta è respinta con sdegno.
Fronte occidentale
- Battaglia di Festubert: continua l’avanzata britannica.
- Raid degli Zeppelin tedeschi a Calais.
Fronte orientale
- Sconfitte austro-ungariche fra Kielce e Ostrowiec (Polonia meridionale). Inizia la battaglia di Konary.