Rivendicato l'attentato a Washington
Secondo alcune stime del 1915 circa 15 milioni di cittadini americani sarebbero di origine tedesca; il “matto” prima o poi lo peschi. Il 2 luglio viene recapitata una lettera al Washington Times: proviene da New Orleans ed è firmata R. Pearce; l’autore la definisce «il punto esclamativo al mio appello per la pace». Di fatto è la rivendicazione dell’attentato dinamitardo al Senato, il movente è soprattutto il commercio d’armi con l’Intesa
Sorge subito un problema: R. Pearce è ovviamente un nome falso e comunque non si trova più né a New Orleans, né a Washington. Le indagini proseguono.
Sul fronte orientale si combatte come se non ci fosse un domani. I russi ripiegano, ma dove possibile sferrano contrattacchi micidiali; gli austro-tedeschi si impossessano di Kraśnik e continuano le manovre di avvicinamento a Varsavia.
Anche l’offensiva italiana cerca nuovo vigore, ma i risultati scarseggiano: il Regio esercito viaggia piano piano, ma si avvicina a Tolmino; gli scontri più violenti si registrano nella battaglia per l’altopiano carsico.
Simile la situazione nella penisola di Gallipoli: gli Alleati hanno conquistato altro terreno, ma la spinta va esaurendosi. Ora l’obbiettivo è mantenere le posizioni e contrastare gli imminenti contrattacchi turchi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Camera dei Comuni inglese approva il Munitions Act, presentato il 23 giugno dal nuovo ministro delle Munizioni Lloyd George; dopo la terza lettura viene mandato alla camera dei Lord.
Fronte occidentale
- I tedeschi hanno successo vicino Four de Paris (Argonne).
Fronte orientale
- Gli austriaci occupano Kraśnik.
- Dura battaglia fra austro-ungarici e russi tra la Vistola e il Bug.
Fronte italiano
- Comincia la grande battaglia per la conquista dell’altopiano del Carso.
- Il IV Corpo d'armata riprende le operazioni nel settore dal Monte Nero a Santa Maria e Santa Lucia di Tolmino; scarsi risultati.
- Gli italiani si avvicinano a Tolmino.
Fronte asiatico ed egiziano
- Gallipoli: si esaurisce la spinta Alleata a Gully Ravine.
Operazioni navali
- Combattimento navale tra unità russe e tedesche nel Mar Baltico; l’incrociatore posa-mine tedesco Albatross viene danneggiato seriamente ed è costretto a spiaggiarsi sull’isola di Gotland. Le altre navi tedesche sono costrette alla fuga.
Parole d'epoca
R. Pearce
Lettera al Washington Times
Europe needs enough non-contraband material to give us prosperity. Let us not sell her EXPLOSIVES! Let each nation make her own mankilling machines. Sorry I had to use explosives. (Never again.) It is the export kind and ought to make enough noise to be heard above the voices that clamour for bloodmoney. This explosion is the exclamation point to my appeal for Peace!”
Dal fronte
L'azione dell'artiglieria si va intensificando lungo tutta la frontiera e specialmente in Carnia donde fu aperto il fuoco contro le opere del Predil, conseguendo, dopo pochi colpi, risultati assai efficaci. Fu anche battuto un accampamento nemico di circa cinquecento tende nella località Eder, a valle della conca di Plöcken sloggiato con i nostri tiri il nemico da trincee in costruzione a Strehica ed alla Sella di Prasnik.
Nella giornata di ieri un nostro riparto alpini attaccò e conquistò un trinceramento nemico sul versante settentrionale del Pal Grande, dal quale partivano fuochi molesti alla nostra occupazione del Freikofel. Nella notte e stamane all'alba il nemico, con due violenti contrattacchi, tentò sloggiare le nostre truppe dal trinceramento occupato, ma venne respinto entrambe le volte con gravissime perdite. Furono accertati centocinquanta morti, fatti alcuni prigionieri e presi più di cento fucili. Sull' Isonzo l' azione continua il suo corso. La nostra artiglieria incendiò coi suoi tiri il villaggio di Koritnica, ad est di Plezzo, ove erano segnalati ingenti depositi di materiale e vettovaglie, provocandovi anche lo scoppio d' un deposito di munizioni.
Nella passata notte il nemico pronunziò due forti attacchi contro le posizioni da noi conquistate sull' altipiano Carsico, ma venne respinto.
Firmato: CADORNA
COMUNICATO DELLO STATO MAGGIORE DELLA MARINA.
Ieri nell'alto Adriatico l'aviatore francese sottotenente di vascello Rouillet ha lasciato cadere due bombe dall'altezza di 15 metri sul sommergibile austriaco «U. 11», le quali sono esplose sott'acqua molto vicine alla torretta e sembra con esito favorevole.Firmato: THAON DI REVEL