13 Ottobre, 1914

Via dal Belgio

Il Governo belga si trasferisce, di nuovo. Questa volta però non si fermerà prima di Le Havre, in Francia, a circa 250 chilometri dalla prima linea e dal proprio paese. I tedeschi chiedono ad Anversa 20 milioni di sterline; lo chiamano «contributo di guerra», è un risarcimento danni. E i belgi ne hanno fatti tanti. “Chiedere” però non è il verbo più adatto; meglio usare “pretendere”.
Il 13 ottobre la Germania conquista anche Lille, pietra angolare della regione. L’occupazione inizia con un breve proclama, più o meno il solito ritornello: «L’esercito tedesco fa la guerra solo agli eserciti, non alla popolazione».  Lille subirà il regime d’occupazione fino all’ottobre del 1918 e non sarà un bel vivere.
Tutte le armate continuano a riposizionarsi attorno al confine franco-belga: Menin viene occupata dai tedeschi; Ypres dagli Alleati. Si combatte attorno ad Armentières e fra Béthune e La Bassée.
Sul fronte orientale è l’Alto Comando degli Imperi Centrali ad annunciare la svolta: le armate austro-tedesche si sono assicurate tutti i territori sulla linea della Vistola, arrivando fino alla confluenza del fiume Plica. Varsavia trema.


E come i russi tremano anche i britannici, alle prese con due problemi di complessa soluzione. Sulla rotta Southampton–Le Havre, cruciale per il trasporto truppe, è apparso un sottomarino tedesco. I soldati di Sua Maestà ora rischiano la vita ben prima di toccare il suolo francese.
E poi c’è l’Unione Sudafricana, con tanto di legge marziale proclamata di fresco. I boeri mugugnano già da un po’; in realtà non hanno mai smesso. I Generali Beyers e Kemp si erano dimessi a metà settembre; ora il tenente colonnello Manie Maritz si ribella apertamente al Governo. Qualcuno lo ricorderà come uno dei massimi leader del movimento boero, per altri resterà solo un traditore, vendutosi alla Germania. Questione di punti di vista.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo belga si trasferisce da Ostenda a Le Havre, dove godrà degli stessi diritti di extra-territorialità accordati dalla legge delle guarentigie al Papa. A Le Havre si trasferisce pure il corpo diplomatico, mentre il Re del Belgio, col Presidente del Consiglio, si stabilisce a Dunkerque.
  • Anversa deve pagare 20 milioni di sterline come risarcimento ai tedeschi.

Fronte occidentale

  • Lille è in mano ai tedeschi, subirà il regime d’occupazione fino all’ottobre del 1918.
  • Ypres viene occupata dagli Alleati.
  • Menin viene occupata dai tedeschi.
  • Combattimenti cruenti fra Béthune e La Bassée.
  • Comincia la battaglia di Armentières.

Fronte orientale

  • Prussia orientale: i tedeschi riprendono Lyck (Elk).
  • Polonia: i tedeschi sono arrivati fino alla confluenza del Pilica con la Vistola e annunciano l’occupazione di tutti i territori sulla linea del fiume.
  • Galizia, comincia la battaglia di Chyriv.

Fronte meridionale

  • I montenegrini battono gli austro-ungarici in Bosnia.

Fronte d’oltremare

  • Sud Africa: il Colonnello boero Maritz si ribella apertamente ai britannici insieme a 600 partigiani. Nella colonia è proclamato lo stato d'assedio.

Operazioni navali

  • Prima apparizione di un sottomarino tedesco sulla rotta di trasporto truppe Southampton-Le Havre.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori