8 Novembre, 1914

Vienna: più ombre che luci

A fare la parte del leone è ancora la Russia: nel Caucaso i turchi sono stati sconfitti di nuovo; nella Prussia orientale le armate zariste hanno riconquistato Eydtkuhnen e Stallupönen, avanzando spedite verso la foresta imperiale di Rominten. E in Galizia la recente vittoria sugli austro-ungarici viene descritta dal Granduca Nicola come «la più importante dall’inizio della guerra».

Le sorti dell’Impero Asburgico vengono seguite con attenzione in Italia; i temi di politica interna passano in secondo piano. Salandra convoca una riunione riservata ai Ministri della guerra, della Marina, del tesoro e degli esteri: serve una valutazione a 360 gradi. La paura è di restare a bocca asciutta in caso di crollo austro-ungarico. Fiutare l’aria non costa nulla, ma oltre alla preparazione militare e politica, tutt’altro che accettabili, resta da convincere l’opinione pubblica. Di entrare in guerra non se ne parla, almeno per il momento.


Vienna riceve buone notizie dal fronte balcanico: sul massiccio del Valjevo i serbi sono stati sconfitti e obbligati a una lenta ritirata verso est.
La situazione di stallo non si sblocca al confine franco-belga. Si continua a combattere sulle linee Diksmuide-Ypres e La Bassée-Arras. I francesi riescono però ad avanzare nell’estremità occidentale delle Argonne: a piccoli passi conquistano Vregny, sulla sponda nord del fiume Aisne.
L’8 novembre i britannici conquistano Al-Faw, in Mesopotamia. Non il più lungo e complesso degli assedi, sono bastati un paio di giorni.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Volontari italiani in Francia partono da Montélimar per concentrarsi a Châlons sotto il comando del Colonnello Peppino Garibaldi.

Fronte occidentale

  • Continua la battaglia lungo le linee Diksmuide-Ypres e La Bassée-Arras. Respinti gli attacchi tedeschi.
  • Aisne: i francesi continuano l’avanzata nelle Argonne e occupano Vregny.

Fronte orientale

  • Prussia orientale: i russi rientrano a EydtkuhnenStallupönen e avanzano verso la foresta imperiale di Rominten.
  • Le forze russe entrano in Posnania.

Fronte meridionale

  • I serbi sono battuti dagli austro-ungarici sul massiccio del Valjevo e si ritirano verso est, abbandonando la capitale.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Forze turche sono sconfitte pesantemente dai russi alla frontiera caucasica.
  • Mesopotamia: Al-Faw, nel Golfo Persico, viene occupata dai britannici.

 Fronte d’oltremare

  • Sud Africa: i ribelli si dirigono a Sandfontein.

Operazioni navali

  • I russi affondano quattro navi da trasporto turche nel Mar Nero

Parole d'epoca

Evaristo Masera

Lettera del 08-11-1914 - 'Scritture di guerra"

[...] Qua non fa fredoni la stagione è come da Noi e forse migliore, ora siamo arivati dove la gente hanno scarpe finalmente e sono abastanza vestiti ma giorni fa eravamo in paesi molto ma molto poveri.[...]

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori