Lodz a due passi
Il fronte occidentale è sonnolento, i giornali si chiedono se questa apparente calma possa celare qualche sorpresa. La verità è spesso più semplice di quanto si pensi: il terreno è impraticabile, gli uomini hanno bisogno di riposo, ma l’artiglieria no, lei non si stanca. Il 22 novembre a parlare sono solo i cannoni.
Non tutti i civili hanno abbandonato le proprie case. È dura per chi non si è voluto separare dalla sua terra: si vive, per così dire, nelle cantine, in condizioni indecenti, spesso come i cavernicoli.
Se è arrivato il freddo sul fronte occidentale, figuriamoci cosa può essere la Polonia. I tedeschi sono giunti a due passi da Lodz, i combattimenti si fanno più serrati, violenti. I russi soffrono, avrebbero un disperato bisogno di rinforzi, ma le poche e malconce ferrovie lasciano molto a desiderare. I tempi di reazione dell’esercito zarista si dilatano.
Va meglio più a sud, in Galizia. Gli austro-ungarici vengono sconfitti sulla linea Cracovia-Częstochowa; 6.000 i prigionieri catturati dai russi, poi ci sono i morti e i feriti.
Sarebbe fondamentale conquistare Cracovia: la città è considerata la porta d’ingresso in Slesia e in Ungheria. Tanta roba.
Vienna incassa, ma l’esercito asburgico avanza in Serbia, sul Valjevo, costringendo il nemico a ripiegare verso sud-est. Per l’Austria-Ungheria sembra la volta buona.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il War Office britannico assume il controllo delle operazioni nell’Africa orientale.
Fronte occidentale
- Guerra di trincea lungo tutto il fronte occidentale; scontri d’artiglieria e successive schermaglie locali.
Fronte orientale
- Polonia: i tedeschi si avvicinano a Lodz; cominciano scontri pesanti.
- Galizia: i russi sconfiggono gli austro-ungarici e fanno 6.000 prigionieri sul fronte Cracovia-Częstochowa.
Fronte meridionale
- Serbia: gli austro-ungarici fanno pressione da Valjevo; serbi in ritirata verso il sud-est.
Fronte asiatico ed egiziano
- Armenia: i russi occupano nuovamente Köprüköy.
- Navi anglo-francesi bombardano Smirne e i Dardanelli. Navi russe bombardano Trebisonda.