30 Luglio, 1915

Abbandonare Varsavia

L’esercito russo è stanco, è disilluso, è sepolto. La realtà è l’esatto opposto dei bollettini ufficiali, ancora ricchi di speranza, di fiducia, anzi, diciamo pure di fede. Ne è consapevole Alexei Polivanov, il nuovo Ministro della guerra: «La demoralizzazione, l’arrendevolezza e la diserzione stanno assumendo proporzioni gigantesche». Ma questo non si può dire. Così come non si può parlare della propaganda bolscevica, dilagante nel malcontento generale. «Occorreranno sforzi sovrumani per tenere gli uomini in trincea».
Le armate zariste sono ormai sconfitte: gli austro-tedeschi hanno spezzato la resistenza tra la Vistola e il Bug; la cavalleria asburgica entra a Lublino e occupa la città, l’esercito si assicura la linea ferroviaria per Chełm. A Pietrogrado viene annunciato l’imminente abbandono di Varsavia, la città non è più difendibile. I russi si ritirano lungo tutto il fronte: lasciano alle retroguardie il compito di guadagnare tempo, di lanciare contrattacchi locali e non troppo convinti.


In Belgio torna a incendiarsi la regione di Ypres. I tedeschi affondano il colpo e penetrano le linee inglesi a Hooge. A dominare la scena è ancora una volta il lanciafiamme e la sua terrificante lingua di fuoco: le trincee s’illuminano, i compagni carbonizzati tormenteranno i reduci.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • I russi annunciano l'abbandono imminente di Varsavia, continua l’evacuazione della città.
  • Gli Stati Uniti protestano contro l’uso fraudolento dei passaporti delle spie tedesche.
  • Epidemia di colera fra le truppe turche a Costantinopoli.
  • Crisi politica e dimissioni del Governo giapponese.
  • Olanda: approvato uno stanziamneto di 7.500.000 di sterline per il nuovo programma navale.
  • Il Governo federale australiano propone tasse di guerra.

Fronte occidentale

  • Penetrata la linea inglese ad Hooge grazie all’utilizzo dei “lanciafiamme” da parte dei tedeschi.
  • 45 aeroplani francesi bombardano Friburgo (Baden), Pfalzburg (Phalsbourg, Lorena) e le fabbriche di petrolio a Pechelbroon.

Fronte orientale

  • I russi si ritirano lungo l’intera linea, resistono a nord di Hrubieszów (basso Bug) e lanciano contrattacchi sulla linea del Narew, del Wieprz e del Prut.

  • La cavalleria austro-ungarica raggiunge Lublino, la città viene occupata.
  • Finisce la battaglia di Wojsławice.

Fronte italiano

  • Riprende l’offensiva italiana sul fronte trentino. Attaccati agli sbarramenti dell'Alto Cadore.
  • Gli italiani bombardano i forti attorno la valle di Cadore e Sesto.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Vengono riferiti successi turchi sulle colline di Grsbudo (Caucaso).

Operazioni navali

  • Silurata la nave di linea “Iberian” della compagnia Leyland.

DAL FRONTE

Nella regione del Tirolo-Trentino sono segnalate azioni di piccoli riparti, con esito a noi favorevole, a Pregasina sulla sponda occidentale del Lago di Garda e a nord-est di Marco in Valle Adige.
In Cadore la sera del 27 corr. il nemico attaccò con fanterie e mitragliatrici le nostre posizioni allo sbocco del vallone di Travenanzes in Valle Boite: fu respinto con perdite.
In Valle San Pellegrino il giorno 28 un altro riparto nemico tentò un' azione di sorpresa contro la nostra occupazione di Costabella. Le nostre truppe lasciarono avvicinare l'avversario sino a un centinaio di metri dalle trincee. Indi con fuoco improvviso lo ricacciarono, facendo anche alcuni prigionieri.
In Valle Fella nostri riparti alpini occuparono con qualche contrasto gli speroni che dalla dorsale del versante sinistro della valle scendono verso Lussnitz.
Sul Carso il nemico, dopo l' insuccesso del giorno 28, si limitò nella giornata di ieri a contrastare la nostra avanzata senza per altro riuscire ad arrestarla. Sotto l' intenso fuoco d'artiglieria e fucileria dell'avversario furono da noi espugnati nuovi tratti di trincee.

Nella notte sul 29 pattuglie avversarie tentarono anche d'incendiare il bosco del Cappuccio, nel quale siamo stabilmente trincerati, ma l' attiva vigilanza delle nostre guardie sventò il tentativo.
Sebbene nella giornata di ieri non abbiano avuto luogo importanti combattimenti, alcuni nuovi prigionieri cioè 4 ufficiali e 120 soldati, sono caduti nelle nostre mani e sono stati raccolti sul campo 638 fucili, 18 casse di munizioni e altro materiale da guerra.

Firmato: CADORNA

COMUNICATO DELLO STATO MAGGIORE DELLA MARINA

Il nemico ha tentato ieri di riprendere possesso dell' isola di Pelagosa, bombardandola dal mare con due Incrociatori leggeri e sei cacciatorpediniere, mentre reparti di marinai sbarcavano nell' isola.
Gli assalitori vennero respinti con perdite e alcuni furono costretti a raggiungere a nuoto le torpediniere.
Noi avemmo due feriti.

 

Firmato: THAON DI REVEL

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori