5 Agosto, 1915

Pronostico azzeccato

«Entro un mese le armate del Kaiser occuperanno la città». Avevano ragione i tedeschi: il 5 agosto il Principe Leopoldo di Baviera entra a Varsavia, sono passati 32 giorni da quel volantino.
La meravigliosa capitale polacca, un centro culturale inestimabile, casa di Chopin e Marie Curie, passa in mani tedesche dopo 100 anni esatti di dominio russo, gli Zar la governavano dal 1815.
Dal punto di vista militare non è una grande conquista: i difensori hanno portato via, o distrutto, qualunque cosa avesse un valore strategico. Ma l’impatto morale, simbolico, umano, è impressionante. Varsavia era considerata la terza città dell’Impero russo, seconda solo a Pietrogrado e Mosca. E ora è tedesca. Dei circa 650.000 abitanti ne restano più o meno 200.000, gli altri sono andati via.
La Duma, il Parlamento russo, deve correre ai ripari: si vota lo stanziamento di 35 milioni di rubli per i rifugiati; è nel conto da pagare per l’imponente ritirata dell’esercito. In tutta la Germania si festeggia la vittoria.
In Belgio l’atmosfera è meno allegra: il distretto carbonifero entra in sciopero; i tedeschi aprono il fuoco sui dimostranti.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo asburgico protesta contro la Santa Sede per avere il Papa sottoposto alla giurisdizione del Vescovo di Verona i territori della diocesi di Trento, occupati dalle truppe italiane.
  • Il Governo italiano assegna come compenso ai ferrovieri, per le prestazioni straordinarie della mobilitazione, la somma di 3 milioni di lire.
  • Grande manifestazione di simpatia nei confronti del popolo polacco al Consiglio dell'Impero a Pietrogrado.
  • Russia: proposta la creazione del Ministero delle munizoni.
  • La Duma vota uno stanziamento di 35 milioni di rubli per i rifugiati.     
  • Il Generale francese Sarrail è nominato Comandante in Capo del Corpo di spedizione in Oriente.
  • Sciopero nel distretto carbonifero belga, i tedeschi fanno fuoco sui dimostranti.

Fronte occidentale

  • Duri scontri nel Vosgi e sulla Hill 213 (Argonne).

 Fronte orientale

  • Il Principe Leopoldo di Baviera entra a Varsavia, abbandonata dai russi e conquistata dai tedeschi.

Fronte italiano

  • Gli italiani avanzano sul Carso.
  • Gli italiani dopo un duro combattimento prendono il "Trincerone" nella conca di San Michele.
  • Alto Cadore: La cima del Roteck (Monte Rosso) raggiunta e poi riperduta dagli italiani.
  • Dirigibili italiani bombardano Pola e il nodo ferroviario di Opicina. Un velivolo viene catturato.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I russi conquistano le postazioni turche vicino Oltu e Sarıkamış (Transcaucasia) e respingono i contrattacchi.
  • Van occupata dalle forze turche.

DAL FRONTE

In Valle Cordevole fu continuata l'azione offensiva diretta a completare l'occupazione di Col di Lana, di cui nei combattimenti del 17 e 27 luglio si erano conquistati i trinceramenti più avanzati verso Salesei, Pieve di Livinallongo ed Agai.
Sotto l'intenso fuoco dell'avversario le nostre fanterie, efficacemente sostenute dall'artiglieria, riuscirono ad espugnare un fortissimo trinceramento a difesa della parte alta del Costone di Col di Lana.
Nel Carso il nemico, nell'intento di arrestare i progressi del nostro centro e dell'ala sinistra, pronunciò nel pomeriggio di ieri un violento attacco in direzione del Bosco del Cappuccio.
Le nostre truppe sostennero l'urto con successo, indi, riprendendo con maggior vigore l'offensiva, riuscirono ad espugnare un fortissimo ed esteso trinceramento detto dai nostri il «trincerono» che domina lo sbocco orientale del Bosco Cappuccio e gli accessi a San Martino del Carso.
A tarda sera il nemico tentava contro le nostre linee un nuovo sforzo, appoggiato con intenso e prolungato cannoneggiamento, senza peraltro riuscire ad alcun risultato.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori