7 Agosto, 1915

Tedeschi dominanti

Fa caldo, un caldo orrendo, ridondante. La battaglia di Gallipoli sembra emersa dal più profondo degli inferni: i diversivi Alleati hanno avuto un certo successo, soprattutto all’inizio, ma i progressi generali restano esigui. Neozelandesi e australiani si trovano ad affrontare gli scontri più duri.
Sul fronte orientale prosegue l’offensiva austro-tedesca. Caduta Varsavia, le attenzioni del mondo puntano più a nord, nelle regioni baltiche, dove i porti e le linee ferroviarie costituiscono le arterie principali dell’Impero russo.
Riga sembra avere già un piede nella fossa: le armate zariste respingono un attacco tedesco, ma si procede comunque con l’evacuazione della città. Discorso simile per Kaunas, dove la pressione è in costante aumento.
Gli eserciti del Kaiser non si fermano neanche in Polonia: sulla Vistola si sono assicurati Pieńków, mentre sul Narew hanno preso Serock; alla confluenza dei due fiumi trema la fortezza di Novogeorgievesk.
Sul fronte occidentale si registra un nuovo assalto tedesco nelle Argonne e nei Vosgi: qui però è più dura, vengono respinti con circa 4.000 perdite.


In Italia torna a rubare la scena Gabriele D’Annunzio e lo fa con un’impresa più spettacolare che utile: nel pomeriggio del 7 agosto sorvola Trieste. Sgancia qualche bomba, delle bandierine tricolore e alcuni volantini: «Coraggio fratelli! Coraggio e costanza! Per liberarvi più presto combattiamo senza respiro. […] Io ve lo dico, io ve lo giuro, fratelli: la nostra vittoria è certa».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • D’Annunzio sorvola Trieste: lancia bandiere italiane e un messaggio alla popolazione.
  • La Romania mobilita 10 classi di riservisti.
  • Gran Bretagna: il totale del fondo nazionale di soccorso ammonta a 5.431.671 sterline in un anno.

Fronte occidentale

  • I tedeschi attaccano nelle Argonne e nei Vosgi, ma vengono respinti con pesanti perdite (stimate in 4.000 unità).

Fronte orientale

  • I russi respingono i tedeschi vicino Riga, mentre la popolazione civile viene evacuata dalla città.
  • I tedeschi attaccano Kaunas; i russi si ritirano dietro Jara.
  • I tedeschi attaccano con il gas vicino Osowiec.
  • Occupata Serok (Novogeorgievesk).
  • I tedeschi raggiungono la Vistola vicino Pieńków.

 Fronte italiano

  • L’artiglieria italiana raggiunge Picco Ercavallo (fronte trentino).

Fronte asiatico ed egiziano

  • Gallipoli: duri scontri e alte perdite; piccoli progressi; caldo terribile.

Parole d'epoca

Coraggio Fratelli!

Volantino lanciato sopra la città di Trieste il 7 agosto 1915

Coraggio, fratelli! Coraggio e costanza!

Per liberarvi più presto combattiamo senza respiro. Nel Trentino, nel Cadore, nella Carnia, su l’Isonzo. Conquistiamo terreno ogni giorno. Non v’è sforzo del nemico che non sia rotto dal valore dei nostri. Abbiamo già fatto più di ventimila prigionieri. In breve tutto il Carso sarà espugnato. Io ve lo dico, io ve lo giuro, fratelli: la nostra vittoria è certa. La bandiera d’Italia sarà piantata sul grande Arsenale e sul colle di San Giusto.

Coraggio e costanza! La fine del vostro martirio è prossima. L’alba della nostra allegrezza è imminente. Dall’alto di queste ali italiane, che conduce il prode Miraglia, a voi getto per pegno questo messaggio e il mio cuore io

Gabriele d’Annunzio

Nel cielo della Patria, 7 agosto 1915

DAL FRONTE

Nel settore di Plava le nostre truppe si rafforzano sulle posizioni conquistate.
Contro di esse il nemico nella notte del 6 tentò due attacchi, appoggiandoli con intenso fuoco di numerose artiglierie, controbattute queste dalle nostre e ridotte al silenzio.
Gli attacchi furono entrambe le volte respinti.
Sul Carso la lotta, durata ieri tutto il giorno ostinata, si chiuse a sera con sensibili successi delle nostre armi, specialmente al centro ove fu conquistato in parte il margine dell' avvallamento che scende verso Doberdò.
Furono presi 140 prigionieri.
All' ala destra l' artiglieria nemica lanciò granate incendiarie sul cantiere di Monfalcone, riuscendo a provocare un grande incendio, indi con violento tiro d' interdizione cercò d' impedire l' accorrere di reparti per l' opera di spegnimento.
Tuttavia, lo slancio e l' energia delle nostre truppe valsero a circoscrivere in breve ora l' incendio e a limitarne notevolmente i danni.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori