Bombardata Costantinopoli
Gli attriti tra Roma e Costantinopoli sono eclatanti, gli ingranaggi delle diplomazie stridono. Nelle “nostre sfere competenti” si ha comunque l’impressione che una soluzione si possa trovare: “Vedrete, all’ultimo momento la Turchia cederà alle rimostranze italiane”. Previsione rischiosa. Forse queste nostre sfere non sono così competenti, o almeno non in questo caso. E se ne accorgeranno presto.
Il 20 agosto Costantinopoli è però concentrata su sé stessa: aviatori russi bombardano l’arsenale della città. Ma il raid non può distrarre a lungo Pietrogrado: la flotta del Kaiser è penetrata ancora una volta nel Golfo di Riga, minacciosa.
In Polonia poi le armate austro-tedesche procedono all’occupazione di Bielsk; i russi devo accelerare l’evacuazione di Białystok.
A Berlino si riunisce il Reichstag: i costi della guerra continuano a lievitare, si torna a parlare di un nuovo, oneroso prestito di guerra.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Germania: il Reichstag esamina in seconda lettura la proposta di legge di un prestito di guerra per un ammontare di 1.000.000.000 di marchi.
Fronte orientale
- I russi evacuano Białystok; gli austro-tedeschi occupano Bielsk (nord-ovest di Brest-Litovsk).
- Continua la battaglia navale di Riga: La flotta tedesca penentra nel golfo.
Fronte italiano
- Due Caproni italiani bombardano il campo di aviazione austro-ungarico di Aisovizza.
- Aeroplani austro-ungarici bombardano Udine.
Fronte asiatico ed egiziano
- Topkaneh (Arsenale a Costantinopoli) bombardato dagli aviatori russi.
Parole d'epoca
Pallottola nell'orecchio
di Giuseppe Garzoni (Bersagliere)
Un mio compagno che mi aveva dato l'indirizzo della sua famiglia il giorno 15 agosto, anche lui il tempo lo avviliva. Quindi era di vedetta e in un momento si alza un po' per parlare. Io gli dissi: "Sta in basso che i austriaci ti prendono la misura del cappello".
E lui mi risponde continuando a fare il suo fatto: "Cosa vuoi, tanto tocca morire o di pallottole o di malattia". Non finì di proferie queste parole che una pallottola gli entrò in un orecchio e andiette a sortire dall'altro. Con di più che cadde e va giù di uno scoglio di 10 metri. Tutto macellato. E anche quello lo portarono nella capanna. Durò 5 ore. Io subito morto gli scrissi alla sua famiglia come eravamo d'accordo prima.
Fonte: L'Espresso e Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
In Val Sugana le nostre truppe avanzarono fino alla linea del torrente Mso, appoggiando la sinistra al Monte Civaron e la destra ai Monti di Cima e di Cimon Rava.
L'artiglieria nemica, dal Monte Panarotta, a settentrione di Levico, tentò sloggiarci dalle nuove posizioni raggiunte, senza però riuscirvi.
Nell' Alto Cordevole l'incendio, provocato dai tiri dell'artiglieria nemica, ha distrutto quasi intera la borgata di Pieve di Livinallongo, compresa la chiesa, senza recare alcun danno alle nostre truppe che occupano il terreno antistante.
Nella zona dell' Alto Rienz e del Bodenbach la nostra occupazione ha raggiunto le falde delle Innichriedel Knoten.
Nel settore di Tolmino le operazioni continuano a svilupparsi favorevolmente.
Sul Carso non si ebbero avvenimenti di speciale importanza.
Firmato: CADORNA