6 Dicembre, 1914

Chiuse le battaglie di Lodz e del Kolubara

Il 6 dicembre i russi evacuano Lodz. Pressate dai tedeschi, le armate zariste si ritirano una trentina di chilometri più a est, tornando a trincerarsi in difesa di Varsavia: le nuove posizioni abbracciano i quattro fiumi: Bzura, Rawka, Pilica e Dunajec.
La battaglia di Lodz si conclude con un sostanziale stallo, ma a festeggiare sono i tedeschi, ai punti l’hanno vinta loro: l’azione di Hindenburg ha costretto l’esercito zarista ad abbandonare l’offensiva in Slesia; Berlino ha schivato il proiettile più pericoloso.
La vita sul fronte orientale è ardua, la racconta John W. Wheeler-Bennet: «Le energie di entrambi gli eserciti scemarono, bruciate dalle sconfitte, dai combattimenti, dalle difficoltà del terreno paludoso. Il freddo diventava sempre più intenso, soffiava un vento gelido e di notte la temperatura scendeva a 10 o 12 gradi sotto lo zero. L’inverno imminente stendeva il suo manto paralizzante sulle attività dei tedeschi e dei russi»


Anche un’altra battaglia termina il 6 dicembre: sul Kolubara, in Serbia, hanno vinto i padroni di casa, in extremis; gli austro-ungarici, ricacciati indietro, si ritirano disordinatamente dal Rudnik verso la frontiera settentrionale. Per Vienna i Balcani restano “stregati”; per il Generale serbo Putnik il trionfo è quasi completo: l’ultimo tassello si chiama Belgrado.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Papa Benedetto XV cerca di raggiungere una tregua in occasione del Natale.
  • Il Governo rumeno rifiuta di appoggiare la Grecia contro l’attacco tedesco.

Fronte occidentale

  • Bombardamento a lunga gittata su Dunkerque a opera dei tedeschi.

Fronte orientale

  • Polonia: i russi evacuano Lodz e si ritirano verso est in difesa di Varsavia, si posizionano sulla linea dei quattro fiumi: Bzura, Rawka, Pilica e Dunajec. La battaglia di Lodz termina con uno stallo, ma l'offensiva russa in direzione della Slesia è stata interrotta.

Fronte meridionale

  • Finisce la battaglia del Kolubara. Le forze austro-ungariche vengono respinte dai serbi e si ritirano disordinatamente dal Rudnik verso la frontiera settentrionale.
  • I serbi arrestano la loro ritirata e riprendono l'offensiva a Milanovac.

Operazioni navali

  • Il sottomarino tedesco “U.16”, danneggiato, entra nel porto di Esbjerg (Danimarca).

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori