16 Dicembre, 1914

Il brusco risveglio britannico

Il 16 dicembre uno squadrone di incrociatori tedeschi bombarda Hartlepool, Whitby e Scarborough; muoiono un centinaio di civili e tanti altri restano feriti. La marina tedesca ribadisce un messaggio chiaro: le coste britanniche non possono più dormire tranquille. Per la Gran Bretagna è un brusco risveglio: i civili inglesi non venivano toccati dal fuoco nemico da oltre due secoli, dalla “guerra dei nove anni”; ora l’incantesimo è spezzato. L’odio cresce, i tedeschi diventano «i massacratori dei bambini di Scarborough».
I giornali britannici vantano anche altri nemici: il rugby e soprattutto il calcio. Molti intellettuali si interrogano sull’opportunità di “giocare” in un periodo tanto grave. Si lamentano delle migliaia di tifosi appassionati, distolti dalle incombenze belliche. È evidente, l’idiozia non ha nazionalità; lo sport è l’ultimo dei problemi inglesi. La pensa così anche Marcello Prati de La Stampa, il concetto è semplice e inconfutabile: più di qualsiasi Governo, è stato lo sport ad unire l’impero britannico.


Sul fronte orientale tutti gli occhi sono puntati sulla battaglia di Varsavia. I russi hanno completato la ritirata e si sono attestati lungo i fiumi Bzura, Rawka e Pilica. Violenti scontri si registrano a Sochaczew: le avanguardie tedesche sono a meno di 50 chilometri da Varsavia; ancora una volta la meta è vicina.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Primo Ministro giapponese dichiara che il Giappone non cederà ai tedeschi le isole occupate a nord dell’Equatore.

Fronte orientale

  • I russi interrompono la ritirata e fissano il fronte a Bzura-Rawka-Pilica (circa 50 km. a sud-ovest di Varsavia).

Operazioni navali

  • Uno squadrone di incrociatori tedeschi bombarda Hartlepool, Whitby e Scarborough, provocando notevoli danni e uccidendo 137 civili e dimostrando che la costa orientale inglese è suscettibile di attacchi.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori