Aiutare la Serbia: contatti Alleati con Atene, Sofia e Bucarest
Eccola la svolta nei Balcani: sul Rudnik vincono i serbi e lo fanno per bene; si portano a casa circa 15.000 prigionieri e una ventina di pezzi d’artiglieria. Ci risiamo, per gli austro-ungarici è il terzo fallimento su tre tentativi. A confermare il rovescio arrivano le parole del Governo serbo: non ci sarà nessuna pace separata senza il consenso Alleato, si andrà fino in fondo. La Triplice Intesa ringrazia e avvia passi diplomatici con Atene, Sofia e Bucarest per assicurare aiuti alla Serbia; andrà così così.
A Londra la notizia migliore arriva dal Sudafrica: i ribelli sono stati pesantemente sconfitti dal Generale Botha e chiedono di aprire i negoziati. La risposta è dura quanto la batosta subita: o la resa incondizionata, o non se ne fa nulla.
Il 5 dicembre il Governo Salandra incassa la fiducia: 413 “sì” e solo 41 “no”. Favorevoli persino i socialisti riformisti, oltre ai radicali. Ma questa è una notizia fino a un certo punto.
Più interessanti sono i presunti malumori tra Vienna e Berlino, riportati dai giornali. Sono solo voci, ma la visita ufficiale del conte Tisza, Premier ungherese, non sarebbe andata per il verso giusto: gli austro-ungarici accuserebbero i tedeschi di ignorare le necessità dell’Impero asburgico; i tedeschi accuserebbero gli austro-ungarici d’incapacità. Quanto ci sia di vero è difficile stabilirlo.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- In Italia il Governo Salandra ottiene la fiducia su un ordine del giorno che approva la neutralità. Prima del voto l'on. Giolitti rivela che già nell’agosto 1913 l’Austria-Ungheria aveva manifestato l’intenzione d'assalire la Serbia.
- Passo diplomatico dell’Intesa ad Atene, Sofia e Bucarest per assicurare aiuti alla Serbia.
- Il Governo serbo dichiara che la Serbia non farà mai la pace senza il consenso degli Alleati.
Fronte occidentale
- Reims bombardata ancora una volta.
- L’aviazione francese compie la prima grande operazione di bombardamento su Friburgo.
Fronte meridionale
- Serbia: austro-ungarici sconfitti sul Rudnik con perdite di 15.000 prigionieri e 19 pezzi d’artiglieria.
Fronte d’oltremare
- Sud Africa: i ribelli si offrono per negoziare; Botha richiede la resa incondizionata.