24 Ottobre, 1915

Gorizia è lì, a due passi

La realtà serba non è più critica, è disperata, drammatica. Le direttrici di invasione sono troppe, la pesante inferiorità numerica una costante: ormai combattono anche i civili, anche le donne, anche i bambini. Austro-ungarici, tedeschi e bulgari hanno cambiato passo, avanzano ovunque. Il 24 ottobre il Governo serbo decide di trasferire la capitale: da Niš si va a Mitrovica, nel Kosovo, un centinaio di chilometri a sud-ovest.
Un aiuto indiretto provano a darlo gli italiani. Il Regio esercito spinge sull’acceleratore, anche perché vede Gorizia: è lì, a due passi, proprio sotto i trinceramenti appena conquistati sul monte Sabotino; un migliaio circa i prigionieri austro-ungarici.

Il Governo britannico è ancora scosso dalle recenti débâcle diplomatiche. Studia la situazione e si rende conto di un possibile tallone d’Achille: l’Egitto. Se i tedeschi aprissero la via di Costantinopoli, la più strategica delle colonie rischierebbe grosso; quello che non è riuscito ai turchi, violare il Canale di Suez, potrebbe riuscire a una forza congiunta. 

Londra non nutre grandi speranze sulla spedizione balcanica, opta quindi per il “piano B”. Tira fuori dal cassetto una vecchia idea, tenuta in caldo da circa un anno: scrive una lettera allo Sharif della Mecca e si impegna «a riconoscere e a sostenere la ribellione per l’indipendenza degli Stati arabi», fornendo armi, denaro e grano. Sul piatto vengono messe la Mesopotamia e gran parte della Siria, ovvero la piena soddisfazione delle richieste dello Sharif.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • La capitale della Serbia è trasferita da Niš a Mitrovica (odierno Kosovo).
  • Il Governo inglese spedisce una lettera allo Sharif della Mecca, definendo i limiti territoriali proposti per lo Stato arabo.
  • Nota degli U.S.A in risposta al blocco.
  • Negli Stati Uniti si costituisce il Trust Co.
  • il cospiratore tedesco Rupert Fay viene arrestato a New York .

Fronte occidentale

  • I francesi conquistano l'importante postazione tedesca “La Courtine” (Champagne).

Fronte italiano

  • Gli italiani prendono trinceramenti sul Sabotino e sul Podgora​, di fronte a Gorizia, facendo un migliaio di prigionieri.
  • Gli italiani occupano la conca di Bezzecca.

Fronte orientale

  • I tedeschi vengono respinti lungo il basso fiume Aa (Lielupe, Riga).

 Fronte meridionale

  • Violenti scontri a est di Knjaževac.
  • I bulgari prendono Prahovo (Danubio) e Negotin (Danubio).
  • Negotino (Vardar) viene presa dalle truppe bulgare.
  • Prime azioni a Krivolak (Macedonia)
  • Le truppe francesi, varcata la frontiera greca, prendono contatto con i serbi.

Parole d'epoca

Baci ai compagni

di Carmine Venneri, Sergente

Gradica di Isonzo (GO)

Alle ore 2 del giorno 24, passammo la passerella di Gradisca Isonzo, sotto un intenso fuoco di artiglierie e mitragliatrici nemiche.
Passati a Sdraussina dell’Isonzo, riposammo circa un’ora e di nuovo in cammino verso la cresta di S. Martino carso, ove si giunse colà all’alba del mattino in prima linea a 24. Uno spettacolo vedere dai cadaveri e dei gravi feriti che ancora stringevano nelle proprie mani il fucile compagno inseparabile dal fronte, [...] aventi care i nostri fratelli caduti alle ore 11,30 con ordine superiore uscimmo all’assalto alla baionetta per la difesa dai nostri fratelli e quella superiore della patria nostra. 

L’avversario accaniva sempre più la resistenza ma sempre avanti finché arrivammo sotto le trincee aversarie, dove lì ci riparammo alla meglio dietro rocce e burroni, e lì aspettammo la sera a notte in oltrata. certo con aspri disaggi. si scatenò poi un attacco da parte aversaria, e noi sotto le trincee nemiche dentro un burone ove fummo attaccati dalle nostre linee cui avevamo alle spalle, e noi quei remasti vivi per miracolo dai santi; verso le ore 22, a un la volta riuscimmo a tornare alle nostre linee ove baciavamo i compagni che per fortuna eravamo tornati vivi.
Nessuno può immaginare i disaggi della guerra tranne coloro i quali l’anno provata. Passammo poi colà giorni 10 e verso gl’ultimi una ininterrotta pioggia accompagnava il soffrimente in incessabile fuoco d’artiglierie aversarie continuava.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

L' offensiva in valle di Ledro segna un nuovo brillante successo; le nostre truppe penetrarono il giorno 22 nella conca di Bezzecca ed occuparono il villaggio e le alture che lo dominano a nord; sulle due sponde di valle Concei.
Nell' Alto Cordevole, l' erto baluardo del Col di Lana è serrato da presso dalle nostre armi; ancora due fortini vennero espugnati a mezza costa e presi 25 prigionieri.
In Valle Rienz nella notte sul 23 il nemico tentò un attacco contro le nostre posizioni allo sbocco della Popena Bassa, ma fu respinto.
In valle del Fella si ebbero nuovi scontri a noi favorevoli presso Pontafel e a Leopoldskirchen.
Nella zona del Monte Nero fu completata l' occupazione del costone a sud-est del Mrzli e furono respinti due violenti attacchi nemici contro le nostre posizioni del Vodil.
Sul monte Sabotino e sulla collina di Podgora nella zona di Gorizia furono espugnati alcuni trinceramenti.

Sul Carso si combatte ieri tutto il giorno con grande accanimento da ambe le parti. Incuranti dei micidiali effetti delle artiglierie nemiche, le nostre fanterie più volte avanzarono impetuose alla conquista delle posizioni nemiche già sconvolte dai tiri efficaci e precisi delle nostre batterie. Tosto l' avversario smascherava il fuoco violento e celere di numerosi pezzi e di mitragliatrici e lanciava nuove colonne al contrattacco. Importanti posizioni furono cosi più volte espugnate, perdute e riprese. A sera però, le nostre truppe mantenevano saldamente i progressi compiuti all' ala sinistra ad est di Peteano e al centro verso Marcottini. 1003 prigionieri, fra i quali 16 ufficiali, 3 mitragliatrici ed altro materiale da guerra catturato segnano il successo delle nostre armi nella dura giornata lungo la fronte dell' Isonzo.

Firmato: CADORNA

Munition Wreckers in UNited States

The Bay of Plenty Times, New York, October 28, 1915

Conspirators arrested and make Confessions

Further stratling developmentes have been discovered in regard to the the bomb consiparcy to wreck American munition factories and ships carrying munitions. The police are seeking for Max Breitung, secretary and treasurer of the Oil Wells Supply Company, who is accused of furnishing the bulk of thirty thousand dollars recently spent by Rupert Fay, a lieutenant in the German army, who is under arrest. The police are investigating Breitung's supposed relationship with Breitung, the purchaser of the vessel Dacia, which was seized by a French cruiser while bound to Hamburg with cotton. Doctor Hinze and Paul Baeche also arrived for the conspiracy.

Flynn, head of the Federal Secret Service, declares that Breitung and Fay paid Paul Seibe for the purchase of explosives. Seibe was formerly a German soldier and will be the Government witness.

Scholz, a brother in law of Fay, who was arrested, confessed that he and Fay tested explosives and made mines. They had almost perfected an exploding apparatus when they were arrested. He denies that a loaded mine had been attached to any ship. Scholz believes that Tay received four thousand dollars from the German Government.

It is officially stated that Fay has confessed that the German Secret Service sent him to the United States after he had exhibited his exploding invention.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori