Riposate in pace, fratelli inglesi
Angoli di Francia donati a Londra. Per Parigi non c’è nulla di più sacro del suolo nazionale, eppure è giusto cederne una parte a chi quel suolo l’ha difeso. I cimiteri di guerra lungo le linee inglesi diventano britannici, è un omaggio ai fratelli caduti e non rialzatisi. Che possano riposare su terra anglosassone.
Il 29 dicembre, nell’Adriatico, la Marina asburgica bombarda Durazzo per contrastare le operazioni italiane in Albania. Al momento di disimpegnarsi viene però ingaggiata dalla flotta italo-francese. Lo scontro alle Bocche di Cattaro costa a Vienna due cacciatorpediniere e il danneggiamento dell’incrociatore leggero Helgoland; l’unica perdita Alleata è il sottomarino francese Monge.
Sui giornali si rincorrono, rimbalzano e si amplificano le voci di una prossima grande offensiva turco-tedesca contro l’Egitto. In tutto il Medio Oriente e in entrambi gli schieramenti fervono i preparativi. Una certa inquietudine c’è tra gli Alleati: i fantasmi giocano sempre brutti scherzi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Approvata una bozza di norme per il Consiglio di Guerra Interalleato.
Fronte occidentale
- Stazione di posta tedesca distrutta a nord di La Fille Morte (Argonne).
Fronte meridionale
- Durazzo attaccata dalle truppe navali asburgiche, poi inviate in azione nel sud dell’Adriatico.
- A Valona sbarcano nuove forze italiane.
- I montenegrini battono a Lepenac gli austro-ungarici, che lasciano sul terreno circa 2.000 uomini.
Operazioni navali
- Scontro tra la flotta italo-francese e quella asburgica alle Bocche di Cattaro: affondato il sottomarino francese "Monge" e due cacciatorpediniere austriache; danneggiato l’incrociatore leggero Helgoland.
DAL FRONTE
In valle Giudicaria la nostra artiglieria continuò il bombardamento del forte Por e diresse il tiro anche contro il villaggio omonimo, ove erano segnalati e movimenti di truppe e di salmerie, disperdendole.
L' attività di nostri piccoli riparti ci procurò qualche progresso nella zona al confluente del torrente Leno di Vallarsa nell' Adige.
In Val Sugana il nemico lanciò alcuni proiettili su Borgo Catelnuovo e Strigno; nessun danno.
Sulle alture all' ovest di Gorizia e sul Carso il nemico tentò invano di molestare con lancio di bombe i nostri lavori di rafforzamento, che preseguono con grande attività.
Firmato: CADORNA




