8 Febbraio, 1916

Ancora l'Affaire Lusitania

Il balletto della diplomazia va avanti, le distanze si dilatano e si accorciano, un po’ carota e un po’ bastone. Dopo le ultime dichiarazioni tedesche, la palla ripassa a Washington. I segnali distensivi arrivano dalla stampa statunitense, ricca di indiscrezioni. L’America avrebbe ammorbidito la sua posizione e soprattutto avrebbe rinunciato alla parola più controversa: quel categorico «illegale», riferito alla guerra di sottomarini.
Il condizionale è d’obbligo, ma il Presidente della Commissione affari esteri avrebbe dichiarato: «L’affaire del Lusitania è virtualmente risolto». Ora resta solo da aspettare la risposta ufficiale di Woodrow Wilson. E non è poca cosa.

Sui campi europei si muovono i russi: le armate zariste mantengono l’iniziativa in Galizia e si riportano sulla sponda occidentale del Dnestr.
I buoni risultati sul fronte caucasico danno a Pietrogrado un’altra idea: invadere l’Anatolia. L’8 febbraio la flotta russa bombarda le postazioni turche lungo il litorale orientale del Mar Nero; è la preparazione alla campagna di Trebisonda.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il rapporto von Papen pubblicato come Libro Bianco.
  • I riservisti rumeni richiamati da Salonicco.
  • Il Governo inglese richiede assistenza navale al Giappone.

Fronte orientale

  • I russi raggiungono la riva ovest del Dnestr.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Le postazioni turche sulla costa dell’Anatolia vengono bombardate dalla flotta russa. Inizia la campagna di Trebisonda.

Operazioni navali

  • L’incrociatore francese “Amiral Charner” viene silurato al largo della costa siriana (374 annegati).

Parole d'epoca

Un testimone oculare del 55esimo Reggimento Fanteria Marche

(8 febbraio 1916 - Albania, zona di Valona)
Sulla via di Valona si profila una massa nera: è una lunga colonna di prigionieri austriaci. Arriva lentamente scortata dai nostri soldati.
Procedono a gruppi,sorreggendosi. Non sono più uomini, sono spettri vaganti dagli occhi pieni di follia e di morte.
Formano gruppi strani. Cinque o sei di loro camminano appoggiandosi ad una pertica che due meno sfiniti, reggono alle estremità: ma di tanto in tanto qualcuno lascia l'appoggio e si lascia cadere per non alzarsi più.
Un altro prende il posto del caduto, appoggiandosi a quella parte di pertica dell'agonia.
Quelli che vengono dietro  si spostano per non inciampare nel caduto e proseguono indifferenti tentando di affrettare il passo per arrivare più presto al mare, al luogo di sosta per l'imbarco che già vedono.
Ma la maggior parte di loro è giunta a Valona per morirvi, poichè nonostante ogni miglior volontà, lo zelo dei soldati e l'affannarsi dei medici, le condizioni dei prigionieri sono tali da non poter bastare a salvarli...

DAL FRONTE

Consuete azioni di artiglieria; la nostra eseguì tiri efficaci sulla grande via di comunicazione di Valle Drava nei pressi di Sillian e disturbò movimenti di treni nelle stazioni di Caldonazzo in Valle Sugana e di San Pietro a sud-est di Gorizia.

Velivoli nemici lanciarono qualche bomba su Borgo e Castel Telvana in Valle Sugana; danni lievissimi.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori