Questione Lusitania quasi risolta
Anche Woodrow Wilson si sarebbe convinto. I giornali del 9 febbraio annunciano la soluzione della controversia sul Lusitania. Gli Stati Uniti hanno accettato la formula proposta da Berlino: non ci sarà nessuna ammissione di “illegalità”, ma la Germania riconosce l’ingiustizia di tali rappresaglie verso i neutrali, offre un’indennità e profonde scuse per le vittime americane e promette un diverso contegno verso le imbarcazioni disarmate e arrendevoli. Compromesso delicato, ma si può considerare una vittoria tedesca ai punti. La questione sembra virtualmente liquidata, mancherebbero solo le formalità.
Tra le capitali europee più attive ci sono Londra e Atene: la crisi si fa sentire anche nel Regno Unito, costringendo il Governo a imporre larghe restrizioni sui consumi dello zucchero e sull’elettricità; in Grecia si riunisce la Camera, che ribadisce la neutralità. Nonostante l’assenza di una vera opposizione, la seduta è piuttosto movimentata: il Governo viene criticato non nella sostanza della sua politica, ma nella forma. Il voto però è quasi unanime e il Gabinetto Skouloudis incassa la fiducia.
Ormai anche il fronte balcanico si è arenato, Albania esclusa. I bulgaro-tedeschi consolidano le posizioni in Macedonia, si fortificano e aspettano. L’ipotesi di una prossima e vigorosa offensiva su Salonicco si allontana; salgono le quotazioni dell’ennesima guerra di trincea.
Sul fronte occidentale i francesi recuperano parte del terreno perso a Frise, ma dall’Olanda giungono notizie di un’eccezionale concentrazione di forze tedesche. Di sicuro non c’è nulla, ma si va preparando qualcosa: o una grande offensiva, o si prevede la necessità di una grande difesa.
Sul fronte orientale continuano gli scontri in Volinia e in Galizia. A Pietrogrado parla un ottimista Alexei Polivanov, Ministro della Guerra russo: «La crisi delle munizioni non esiste più, ormai rappresenta il passato, è solo un ricordo».
Un accenno al Canada bisogna farlo, esempio lampante di psicosi da guerra mondiale. Secondo il New York Herald 200.000 tedeschi si preparerebbero all’invasione del nuovo mondo: starebbero sbarcando alla spicciolata, spacciandosi per profughi belgi; armi già consegnate in loco.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Viene data notizia di un accordo fra gli U.S.A. e la Germania riguardo il caso del Lusitania.
- Riaffermata la neutralità della Grecia.
- Gran Bretagna: estensione delle restrizioni sull’elettricità e la vendita dello zucchero.
- Il Military Service Act britannico è operativo.
- La stima dei riservisti tedeschi ammonta a 2.000.000.
- Il Governo serbo si rifugia a Corfù.
Fronte occidentale
- I francesi riguadagnano parte delle trincee perse a Frise (Somme) e respingono i tedeschi a Vimy Ridge.
- Bombardamento aereo su Margate e Broadstairs, tre feriti.
Fronte orientale
- Duri scontri in Volinia e in Galizia.
Fronte meridionale
- Avvistati i tedeschi a Gevgeli.
- Viene riferita la fortificazione di Monastir (oggi Bitola) da parte dei bulgaro-tedeschi.
Fronte asiatico ed egiziano
- Il Maggiore-Generale W. Peyton succede al Maggior-Generale A. Wallace al Comando della forza occidentale in Egitto.
Fronte d’oltremare
- Messo in sicurezza il Comando inglese del Lago Tanganyika.
Operazioni navali
- Alcune fonti riferiscono che il Möwe abbia affondato cinque navi dal 16 gennaio.
- La nave cannoniera tedesca “Hedwig von Wissman” affondata dall’H.M.S “Mimi” e dal “Fifi” (ex cannoniera tedesca “Kingani” catturata dalla Royal Navy).
Parole d'epoca
Diario di guerra
Pasquale Fantacci di Cinigiano
Dopo aver compiuto le esercitazioni accelerate ad Oriolo e monte Virginio, alternate ogni 8 giorni, con tiri di allenamento, a causa della persistente stagione piovosa, passammo alle istruzioni interne durate sino al primo di febbraio 1916;
quindi pervenne l’ordine di partenza per il fronte; chiesi ed ottenni una breve licenza, concessami con giorni 8+2 di viaggio, la licenza mi trascorse come non mai fugacemente;
congedatomi dai famigliari, parenti ed amici, ritornai al reparto che trovai in completo assetto di guerra, pronto per la partenza verso il fronte, messomi anch’io sul piede di guerra ed equipaggiato al completo, venni assegnato in rinforzo al 2° Battaglione Ciclisti
Si ringrazia l'Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell'Età Contemporanea
DAL FRONTE
CADORNA
Azioni di artiglieria lungo tutta la fronte; più intensa sull' Isonzo.
La nostra ottenne buoni risultati.
Con tiri diretti sulle posizioni e sulle retrovie del nemico contro colonne di truppe e di carreggi in movimento.
Firmato: CADORNA