Briand: serve più armonia e coordinazione
Tutto secondo programma. Dal convegno italo-francese non salta fuori nessuna novità. «Si è rimasti d’accordo sulla necessità di coordinare più strettamente gli sforzi degli Alleati, per assicurare una perfetta unità di azione. […] A questo scopo e nel più breve tempo possibile si riunirà a Parigi una conferenza tra gli Alleati, alla quale assisteranno i loro rappresentati politici e i delegati militari».
Prima di ripartire da Roma, il Premier francese rilascia un’intervista al Giornale d’Italia. Briand non nasconde il principale problema dell’Intesa: la Germania occupa una favorevole posizione centrale, può trasportare uomini e rifornimenti per vie interne, risparmiando tempo. Una maggiore armonia nell'azione Alleata ribalterebbe il punto di vista: in fondo i tedeschi sono già circondati, bisogna solo assediarli, colpirli da tutti i lati allo stesso tempo.
Per l’Italia le buone notizie giungono da Londra, dove si lavora alla soluzione della “crisi dei noli”: non potrà risolversi del tutto, alcune difficoltà resteranno, ma sono stati fatti passi avanti; la buona volontà c’è.
Meno buone le informazioni in arrivo dal fronte: gli austro-ungarici si sono ripresi il Monte Cukla, nella conca di Plezzo; l’improvvisa azione ha colto di sorpresa i nostri reparti.
Il 12 febbraio soffre anche la costa adriatica: l’aviazione asburgica bombarda Bottrighe, Codigoro e Ravenna; 15 i morti. Ma nella disgrazia siamo fortunati, anzi lo è l’umanità. A Ravenna viene colpito l’antiportico della basilica di Sant'Apollinare Nuovo, futuro patrimonio dell’UNESCO; bastavano una decina di metri più in là e avremmo detto addio ai mosaici, manufatti di una bellezza stordente, accecante.
Con l’avvicinarsi della primavera aumenta l’attività su tutti i fronti: in Francia i tedeschi attaccano a Soissons e in Belgio a Pilkem, parziali successi; Vienna festeggia l’occupazione di Tirana; mentre i russi si lanciano su Erzurum, nel Caucaso.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Un comunicato ufficiale del Governo italiano annuncia che nella conferenza fra Briand, il Ministro Bourgeois, l’Ambasciatore francese Barrère e gli onorevoli Salandra e Sonnino, si è riconosciuto necessario coordinare meglio gli sforzi degli Alleati e si è quindi deciso di organizzare a Parigi un convegno con i rappresentanti politici e i delegati militari di tutti gli Stati Alleati.
- A Milano si chiude la prima sottoscrizione per i bisogni di guerra, che ha fruttato 6.920.00 lire.
- Il Generale Smuts salpa dal Sud Africa.
Fronte occidentale
- Offensiva tedesca a ovest di Soissons e successo temporaneo a Pilkem.
Fronte italiano
- Aeroplani austro-ungarici lanciano bombe su Ravenna, Codigoro (Ferrara) e Bottrighe (Rovigo), causando danni materiali, uccidendo 15 cittadini e ferendone molti altri. A Ravenna viene colpito l'ospedale e distrutto l’antiportico della storica basilica di Sant'Apollinare Nuovo.
- Gli austro-ungarici rioccupano, a sorpresa, il Monte Cukla, nella conca di Plezzo.
Fronte meridionale
- Gli austro-ungarici occupano Tirana, in Albania, e avanzano verso sud.
Fronte asiatico ed egiziano
- Comincia l’attacco dei russi a Erzurum.
Fronte d’oltremare
- Ricognizione contro Salaita (Africa orientale).
Parole d'epoca
Il Diario della guerra 1915-18
di Don Antonio Balestrazzi
Gesù esauditemi. Che commedia è il mondo! Che tragedia comica.
Non sono capace di formulare uno solo dei miei pensieri …
E ne ho tanti! … Quanta nostalgia! … Gesù io vorrei essere buono, vorrei tornare in Seminario, con Voi, con tutti i miei cari amici … con tutti.
Veggo le Alpi splendide di neve lucente al sole ghiacciato. Quella purezza incontaminata mi fa rivivere mille nostalgie! … Gesù! Io sono sperduto in questo caos come un pulviscolo … Soffro di cuore, di animo.
Soffro per colpa mia … Ma, deh! Abbiate un poco pietà di me.
DAL FRONTE
CADORNA
L' attività delle nostre fanterie portò a piccoli scontri a noi favorevoli presso Madonna di M. Albano, a nord di Mori, e aPotrich in Valle Terragnolo; prendemmo qualche prigioniero.
La nostra artiglieria disperse lavoratori nemici nelle vicinanze diRovereto e nella zona del Sommo Alto a sud-est di Folgaria; bersagliò colonne di truppe e di salmerie in marcia lungo le mulattiere di Rio di Volaia e del Torrente Kronhof (Gail).
Lungo la fronte dell' Isonzo nessun importante avvenimento.
Firmato: CADORNA





