Caos cinese
Caos. È la parola giusta per descrivere la Cina, precipitata tra interessi internazionali e rivolte interne. Il 22 marzo Yuan Shih-Kai, Presidente della Repubblica incoronatosi Imperatore, cede il trono. I dispacci arrivati in Gran Bretagna raccontano una situazione critica: la ribellione continua a estendersi, il Governo non ha più il polso del paese e l’esercito fatica a mantenere il controllo. Solo cinque giorni fa la provincia del Kwangsi si era autoproclamata indipendente.
Sul campo di battaglia occidentale i tedeschi registrano piccoli progressi: guadagnano terreno a sud-ovest di Malancourt, sulla collina di Haucourt. I francesi si affrettano a sminuirne l’importanza e in fondo non hanno tutti i torti.
Più confuso il fronte orientale. I russi attaccano su più punti: rivendicano un successo sul Lago Naroch e un migliaio di prigionieri. Curioso, i tedeschi annunciano la stessa cosa a parti invertite.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Yuan Shih-Kai cede il trono della Cina.
- Pemberton Billing attacca l’aviazione inglese alla Camera dei Comuni.
Fronte occidentale
- Battaglia di Verdun: I tedeschi guadagnano terreno ad Haucourt Knoll, a sud-ovest di Malancourt.
Fronte orientale
- I russi hanno successo sul Lago Naroch: rivendicati 1.000 prigionieri.
Fronte d’oltremare
- Jebel el Hella (Darfur) occupata dalle truppe del Colonnello Kelly.
Parole d'epoca
Prima notte al fronte
di Sisto Monti Buzzetti, tenente di fanteria
Cara mamma, stanotte è stata la prima che ho passato al fronte.
Ho dormito comodissimamente senza sentire punto freddo e pensare che mi trovavo oltre i 2000 m.
Come vi dissi ieri, sono destinato alla 7ma compagnia e più precisamente al 4° plotone.
Non ho veduto ancora nessun alleronese perché la maggior parte stanno al 3o battaglione mentre io sono al secondo.
Ho già ricevuto l’entrata in campagna e quando fra qualche giorno andremo a riposo vi spedirò ciò che non mi abbisogna...
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.
DAL FRONTE
Nella notte sul 21 riparti di fanteria nemica tentarono piccole azioni di sorpresa contro le nostre posizioni allo sbocco del Ribor (Valle Daone) e di Valle Cresta (Rio Cameras-Adige), a nord-est di Piazza (Valle Terragnolo) e sull' altura di Ravnilaz (Conca di Plezzo).
Furono ovunque ricacciati.
Alle falde dell' altura di Santa Maria (zona di Tolmino), nella stessa notte, l' avversario iniziò un attacco che, fiaccato dal nostro fuoco, si risolse in semplici avanzate di pattuglie facilmente respinte.
Continuarono nella giornata di ieri le azioni dell' artiglieria lungo tutta la fronte benché ostacolato dal ritorno del maltempo.
firmato: CADORNA