30 Ottobre, 1916

Ancora uno stallo

Come due pugili troppo stanchi per riuscire a schivare o parare i colpi. Sul fronte occidentale Alleati e tedeschi incassano i pugni, con la speranza di veder l’avversario andare per primo al tappeto. Il maltempo e lo sfinimento non permettono grandi imprese: il 30 ottobre i francesi occupano alcune trincee a nord-ovest di Sailly-Saillisel; mentre appena a sud della Somme i tedeschi rimettono piede a La Maisonnette.
Anche il teatro macedone è incline allo stallo. Si parla tanto dei progressi serbi, eppure i combattimenti restano inchiodati nell’ansa del Crna. Niente azioni d’ampio respiro, solo scontri locali.
Fronte rumeno caratterizzato da alterne vicende: Bucarest porta avanti l’offensiva nella valle del Jiu, ma perde terreno a sud-est del passo di Turnu Roșu.

Sui giornali viene dato ampio spazio all’ultima, chiassosa e controversa seduta del Reichstag. Berlino chiede per prima cosa l’approvazione di un nuovo credito da dodici miliardi.

 Bernstein, dell’Unione Socialista del lavoro, parla a nome del suo gruppo e rifiuta di appoggiare la proposta: «Secondo le dichiarazioni del Segretario di Stato questo non sarà l’ultimo credito di guerra chiesto al Reichstag. Noi assistiamo a un crescente indebitarsi delle nostre finanze e ci chiediamo sino a quando durerà la guerra. Questa viene combattuta sempre più brutalmente, con mezzi contrari al diritto. Ma oltre duemila anni fa Sofocle scriveva che bisogna battersi con l’avversario in modo che egli possa tornare a esserci amico. Voi oggi chiedete altri dodici miliardi, ma pensate mai ai sacrifici già imposti al popolo?»
Al Reichstag non sono solo i soldi a far discutere: molte le proteste rivolte allo stato d’assedio, al carcere preventivo e alla censura. Il Governo replica con un “sarà fatto il possibile”, ma c’è un però: «In tempo di guerra non si può governare come in tempo di pace. Meglio un innocente in carcere che un colpevole a piede libero».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • I minatori di Cardiff richiedono un aumento di stipendio.
  • Il Luogotenente Generale von Stein succede al luogotenente Generale Adolf Wild von Hoehnborn come Ministro prussiano della guerra.
  • Il Re di Grecia, per vincere la diffidenza dell’Intesa, trasferisce in Morea una parte delle truppe in Epiro e Tessaglia.

Fronte occidentale

  • I francesi prendono le trincee a nord-ovest di Sailly-Saillisel.
  • Sud della Somme: i tedeschi riprendono parte de La Maisonette.

Fronte orientale

  • Avanzata austro-tedesca verso Lutsk.
  • Le truppe tedesche (e turche) respingono i russi vicino il fiume Narajowka (Naraivka, Galizia).

Fronte meridionale

  • Gli austro-tedeschi catturano le alture a sud-est del passo Turnu Roșu, ma si riturano nella valle di Jiu e sul passo Vulcan.

  • Respinto l’attacco bulgaro a Kalendia (Struma).
  • Duri combattimenti su tutta la linea della regione del Crna.

Fronte d’oltremare

  • I britannici respingono i tedeschi sul fiume Ruhuje, nel distretto di Iringa e a Lupembe (Africa orientale).
  • Il corpo principale tedesco si trova a sud della ferrovia centrale e verso il fiume Rufiji, le forze di Tabora sono vicino Iringa.

Parole d'epoca

Le scarpe al sole

di Paolo Monelli, alpino

L'altra sera che il generale è venuto alla nostra mensa, quando siamo stati allo champagne — che è poi io stesso bianco di Col San Martino bevuto durante la cena, solo che il dottore fa venire un buon numero di fiaschi e poi dice : sotto a volontà — un coro s’è levato dal fondo, angolo aspiranti e sottotenenti, è la canzonetta è stata strillata senza reticenze. Compresa
la coda. — Manigoldi — diceva il generale, e rideva. E stasera qualcuno ha incontrato, nel buio delle case, un'ombra massiccia che canticchiava, andando, qualche cosa fra i denti. La canzonetta era quella famigerata della stradella. E chi se la canticchiava era il generale.

DAL FRONTE

In Valle di Travignolo (Avisio) respingemmo un tentativo di attacco nemico sulle pendici settentrionali del Colbricon. Nell' Alto Cordevole, a sud-est di Settsass, un nostro riparto occupò di sorpresa una posizione avanzata, resistendovi poi ad un contrattacco dell' avversario. Attività delle artiglierie nell' Alto But e sulla fronte Giulia. È segnalato un insolito movimento di treni in arrivo nelle stazioni di Opcina, Nabresina e Dottogliano.
Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori