La nona battaglia dell'Isonzo
Terza e ultima spallata d’autunno. La nona battaglia dell’Isonzo apre le danze il primo novembre, ma la regione carsica è schiava delle bizze stagionali: il terreno è annacquato dalle recenti piogge. Il bombardamento preliminare è stato intenso, ma impreciso; il piano è sempre lo stesso e lo saranno anche i risultati finali.
La prima giornata sembra però positiva. Gli Italiani avanzano a est di Gorizia e del Vallone ed espugnano le posizioni asburgiche sul monte Pečinka e su altre colline dominanti. Il problema sono sempre i sacrifici necessari e l’impatto sul morale degli uomini.
Cadorna si fida poco dei suoi soldati e dirama una circolare molto chiara: «Non vi è altro mezzo per reprimere i reati collettivi che quello di fucilare immediatamente i maggiori colpevoli».
E se non fosse possibile accertare l’identità dei responsabili? Niente paura, il Capo di Stato maggiore suggerisce di «estrarre a sorte tra gli indiziati e punirli con la pena di morte». Giustizia sommaria, ecco la risposta.
Sul fronte occidentale la grande offensiva della Somme è in riserva, degenerata in una moltitudine di baruffe minori e locali: i tedeschi sferrano un colpo a Sailly-Saillisel, gli Alleati rispondono a nord-est di Lesbœufs. Ormai la battaglia della Somme somiglia sempre più all’orrenda “sorella” di Verdun: «Non potrò mai dimenticare quella trincea, zeppa di cadaveri in decomposizione color nero inchiostro, con occhi e i denti bianchissimi. Erano in fila sui parapetti, incastrati nelle pareti, sepolti sul pavimento. Ci si trovava a sfregare di continuo contro braccia e gambe sporgenti, oppure un volto ghignate emergeva dal fango».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Nomina del Colonnello L. Stack come Governatore generale del Sudan e Sirdar.
- Costituito il Nuovo Governo asburgico di von Koerber.
Fronte occidentale
- Sul fronte della Somme i francesi respingono violenti attacchi tedeschi e conquistano alcune linee nemiche.
- Attacco tedesco a Sailly-Saillisel respinto dai francesi.
- Gli Alleati avanzano a nord-est di Lesbœufs.
- I tedeschi evacuano Fort Vaux (Verdun) sotto l’intenso bombardamento francese.
- Catture franco-britanniche dal 1 luglio a oggi: 1.449 ufficiali; 71.532 soldati, cannoni 303; 215 mortai; 981 mitragliatrici.
Fronte italiano
- Nona battaglia dell’Isonzo: gli italiani avanzano sulle alture del Carso a sud-est di Gorizia; catturati oltre 8.400 prigionieri.
- Raid di torpediniere italiane a Pola.
Fronte meridionale
- Avanzata degli austro-ungarici a Törzburg, Predeal e passo Turnu Roșu.
- Romania: il Generale Sakharov prende il comando delle truppe russe in Dobrugia.
- Sul fronte dello Struma vittoriosa avanzata britannica.
Operazioni navali
- Il sottomarino tedesco “Deutschland” arriva negli U.S.A (New London) per la seconda volta.
Parole d'epoca
Il re in visita
di Pasquale Attilio Gagliani, colonnello di artiglieria
Arrivano oggi all’osservatorio personaggi illustri: verso le 13 giunge S. M. il Re col suo seguito: vengo presentato a Lui e ricevo una stretta di mano. Rimane più di un’ora in mezzo a noi; gira per le trincee austriache abbandonate, facendo fotografie e raccogliendo oggetti minuti che mette in saccoccia. Faccio da guida a S. E. il generale Brusati. Sono molto contento di aver potuto avvicinare S. M. il Re che è simpaticissimo (è molto sciupato ed invecchiato! non sembra affatto che abbia 6 mesi meno di me!). Come è strano questo sentimento monarchico infiltratosi dalla nascita in noi. Il Re è un uomo come un altro: e pure si prova per lui un senso di venerazione: forse ciò è dovuto anche al giudizio che di lui hanno tutti, mettendo in rilievo le sue eminenti qualità di carattere, di bontà d’animo, di cultura vastissima, che lo rendono un uomo eminente ed eccezionale, degno del posto che occupa.
Partito il Re, arriva S. E. il Duca d’Aosta, Com. dell’Armata: era tanto simpatico, una volta: ora forse le vive preoccupazioni che gli danno le responsabilità del suo posto eminente lo hanno invecchiato e gli hanno dato un aspetto un po’ duro e riservato. Certo, non ha il sorriso bonario, avvincente di S. M. il Re. [...] L’azione va benissimo specialmente verso il Corpo d’Armata di sinistra l’XI. – Si avanza, si fanno prigionieri (in tutta l’armata circa 5000) e si prendono pure dei cannoni! Bene, bene!
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Nella giornata di ieri lungo tutta la fronte grande attività delle artiglierie, favorita dal tempo sereno. Nel pomeriggio il bombardamento divenne assai intenso nella zona ad oriente di Gorizia e sul Carso. Squadriglie di aerei nostri e nemiche impegnarono numerosi combattimenti, durante i quali furono abbattuti due velivoli dell' avversario.Quattordici Caproni, scortati da Nieuport da caccia, bombardarono con grande efficacia le stazioni di Nabresina, Dottogliano, e Scoppo sul Carso. Fatti segno a vivo fuoco delle artiglierie ed a numerosi attacchi aerei, i nostri arditi aviatori tornarono tutti ai propri campi. Velivoli nemici lanciarono bombe in Valle Cordevole, nell' Alto Vanoi, nei pressi di Tolmezzo ed alcune località del Basso Isonzo: qualche ferito, nessun danno.
Firmato: CADORNA