La Russia esorta il suo popolo
Una gelata notturna e l’accanirsi della resistenza tedesca, tanto basta. Gli Alleati devono rallentare le operazioni nella battaglia di Arras. La maggior parte dei nuovi assalti si infrangono, ma il 10 aprile non è privo di successi: i canadesi completano la conquista della cresta di Vimy, i britannici occupano Farbus e Fampoux.
In pieno movimento c’è anche l’orizzonte diplomatico. La Bulgaria si allinea agli Imperi centrali e interrompe i rapporti diplomatici con gli Stati Uniti. Washington si consola con la solidarietà del Governo argentino, nonostante Buenos Aires non si sia sbilanciata come il Brasile. Non sono dichiarazioni di guerra, ma l’appoggio delle due Nazioni più corpose dell’America meridionale, la quasi totalità della costa atlantica, non è da sottovalutare.
A Pietrogrado il Governo provvisorio cerca di parlare chiaro ed emana l’ennesimo manifesto al popolo russo: «Il vecchio regime ha lasciato la difesa del Paese in una situazione grave e disorganizzata, stesso discorso per le finanze e i trasporti. […]
La difesa del nostro patrimonio nazionale e la liberazione del Paese dal nemico costituiscono i problemi principali. […] La Russia non vuole dominare altri popoli, ma stabilire una pace salda sul diritto di ognuno a decidere della propria sorte. Il popolo russo non ammetterà che la sua patria esca dalla guerra scossa e sminuita nelle sue forze vitali. […] Lo Stato è in pericolo e bisogna impiegare tutte le forze per salvarlo. Tutto il Paese dovrà trovare in sé la forza per consolidare la libertà conquistata».
Si va avanti, fino alla fine. A tal proposito i giornali fanno circolare con insistenza le voci, non confermate, della volontà pacifista di Carlo d’Asburgo; le smentite arrivano puntuali, ovvio, ma come in molte storie c’è un fondo di verità.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Bulgaria interrompe i rapporti diplomatici con gli Stati Uniti d’America.
- Nota di approvazione argentina agli U.S.A.
- Il Presidente Wilson risponde al telegramma del Re d'Italia.
- Numerose esplosioni nella fabbrica di munizioni a Eddystone, vicino Philadelphia.
- Il Governo provvisorio russo pubblica un proclama al popolo riguardante la nazione e gli obiettivi della guerra.
- Tumulti a Dublino nel primo anniversario della rivoluzione irlandese.
Fronte occidentale
- I britannici completano la cattura di Vimy Ridge, occupano Farbus (nord-est di Arras) e Fampoux (6 km. a est di Arras).
- Comincia un grande bombardamento francese a Moronvilliers.
Fronte italiano
- Nascita del IX e X Gruppo del Corpo Aeronautico del Regio Esercito, attivi ancora oggi
Operazioni navali
- La nave ospedale inglese “Salta” affondata da una mina nel Canale al largo di Le Havre (52 affogati).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 684 - 10 APRILE 1917 - ORE 18:00
Lungo tutta la fronte sparse azioni delle artiglierie e attività di pattuglie in Valle Lagarina, nella zona di Monte Sief (Alto Cordevole), e ad oriente di Gorizia.
Sul Carso la notte sul 9 un attacco tentato dall' avversario contro i posti avanzati da noi recentemente occupati nella zona a nord di Boscomalo, fu infranto dalle nostre batterie prima ancora che si sviluppasse.
Generale CADORNA
Nascita del IX e X Gruppo del Corpo Aeronautico del Regio Esercito
I Gruppi IX e X del Corpo Aeronautico del Regio Esercito nascevano il 10 aprile 1917, vantando una storia lunga 107 anni.Il IX Gruppo nasce il 10 aprile del 1917 con la 37ª, 72ª, 73ª, 74ª e 75ª Squadriglia, già appartenenti al III Gruppo ed in aggiunta la nuova 112ª Squadriglia. Di stanza al Campo di aviazione di Villaverla, alle dipendenze della 1ª Armata del Regio Esercito, ne era comandante il maggiore Giorgio Chiaperotti.Il X Gruppo viene costituito il 10 aprile 1917 a Pasian di Prato (UD) ai comandi del Maggiore Pier Ruggero Piccio con la 33ª, 70ª, 78ª, 79ª e 82ª Squadriglia a disposizione del Comando Supremo militare italiano.
Si ringrazia Stefano Colombaro, Tenente Colonnello del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, cultore e divulgatore di storia militare della Grande Guerra