21 Aprile, 1917

Russia di facciata

A un primo sguardo Pietrogrado appare come un formicaio operoso, ma per attuare la giusta miriade di accorgimenti ci sarebbe bisogno di calma e ordine, due elementi latitanti in Russia. L’incertezza generale della metamorfosi condanna il Governo provvisorio a un incessante sforzo per compiacere gli Alleati: bisogna fare buona impressione, rafforzare l’immagine di una Nazione coesa; soprattutto dopo le recenti tentazioni austro-tedesche. Pietrogrado esclude qualsiasi possibilità di pace separata. Lo dicono i leader politici, lo ribadiscono i giornali. E per rassicurare i più scettici ecco una sentenza profetica: «Non c’è da preoccuparsi, Lenin non potrà mai guadagnarsi la simpatia del popolo russo».
Dietro alla facciata si lavora per tenere a galla la nave. L’anarchia nell’esercito resta allarmante e il 21 aprile il Ministero della guerra è costretto a correre ai ripari: ai soldati è proibito eleggere i propri Comandanti, mentre i disertori dovranno presentarsi all’autorità militare entro il 14 maggio. Sì, aspetta e spera.
Intanto il fronte occidentale rifiata, qualche contrattacco tedesco e poco altro: «Nelle ultime ore non si segnala nessuna notevole azione di fanteria. Solo le artiglierie restano violente a dominare il campo di battaglia».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Decreto del Ministero della guerra russo sull’esercito.
  • Si annuncia che l'Argentina ha indirizzato alla Germania una nota energica, chiedendo completa soddisfazione per l’affondamento del Monte Protegido.
  • Il Premier britannico ritorna dalla conferenza in Savoia.

Fronte occidentale

  • I britannici guadagnano terreno a est di Fampoux (est di Arras).

Fronte asiatico ed egiziano

  • I britannici catturano la prima linea turca a Istabulat (evacuata dai turchi durante la notte).
  • I cosacchi respingono i curdi nel Diyala (nord-ovest di Qasr-e Shirin).

Operazioni navali

  • I cacciatorpediniere inglesi “Swift” e “Broke” intercettano con successo sei cacciatorpediniere tedeschi durante un secondo raid su Dover.

Parole d'epoca

Geoffrey K Rose

Disegno di una vista di schizzo su un paesaggio piatto con un albero in primo piano al centro, guardando verso gli edifici di Saint-Quentin in fiamme dopo essere stato dato alle fiamme in ritirata dalle forze tedesche. Una grande nuvola di fumo si sposta verso il cielo.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 695 - 21 APRILE 1917 - ORE 18:00

Lungo tutta la fronte azioni vivaci delle artiglierie; le nostre bersagliarono accantonamenti del nemico in Sacco (Valle Lagarina), dispersero nuclei di truppe sulle pendici settentrionali del Pasubio ed in taluni punti della fronte carnica, ribatterono i tiri delle artiglierie avversarie nella zona di Gorizia e sul Carso.
Nostri velivoli rinnovarono ieri il bombardamento su Chiapovano, ritornando poi tutti ai propri campi, nonostante il violento fuoco delle artiglierie controaeree e numerosi attacchi di aviatori nemici.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori