24 Aprile, 1917

Riattivato il fronte macedone

Da Croisilles a Gavrelle è un inferno, i tedeschi non mollano un centimetro senza dannarsi l’anima. La battaglia è durissima, un violento susseguirsi di attacchi e contrattacchi. Ai britannici va un po’ meglio a sud della strada Bapaume-Cambrai: a fatica avanzano verso Vendhuile e il canale di Saint-Quentin.

Il 24 aprile gli Alleati lanciano un’altra operazione. Con italiani e russi ancora fermi ai box, tocca al teatro macedone l’incombenza di soccorrere il fronte occidentale. Il Generale Sarrail non ha la forza di sferrare un’offensiva massiccia e anche qui sono gli inglesi a dover condurre il gioco. L’azione si concentra nella regione di Dojran, con la speranza di arrivare al passo di Kosturino. Il terreno è montano, nonostante le altezze non siano vertiginose. Ospita strette valli, gole e pendii scoscesi.
I tre giorni di bombardamento hanno lasciato molto a desiderare, le difese bulgare ne testimoniano l’inefficacia.
L’assalto parte di sera, con il buio. «I nostri venivano falciati come birilli. […] Vedevo solo grazie ai lampi delle esplosioni»

I britannici si fanno largo corpo a corpo, ma i bulgari non perdono tempo e hanno già pronti i contrattacchi sulle postazioni chiave.
Non c’è niente da fare. Gli inglesi alla fine vengono respinti, lasciando sul campo circa 3.000 vittime. E sarebbe potuta andare peggio se i bulgari non avessero fatto annunciare ogni assalto da teatrali squilli di tromba.

Lontano dai campi di battaglia, ma con tutta la consapevolezza possibile, il Comitato internazionale della Croce Rossa rimprovera la Germania: l’inviolabilità delle navi-ospedale dovrebbe essere sacra, la condotta berlinese non è accettabile. Più aspra la risoluzione francese: come “legittima rappresaglia” ai siluramenti, Parigi annuncia l’intenzione di imbarcare prigionieri tedeschi sulle navi-ospedale. E un altro pezzo d’umanità viene grattato via.

L’ultima notizia di giornata riguarda Pietrogrado, appuntamento fisso di questi tempi. Dopo Lituania, Polonia e Finlandia, anche l’Ucraina fa le sue rivendicazioni e chiede l’autonomia. L’Echo de Paris non apprezza questa ventata di federalismo: «Come fanno i russi a non vedere la mano tedesca dietro a ogni istanza separatista? È un piano per smembrare la loro patria e soggiogare la loro razza». Libertà dei popoli.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L’Ucraina chiede l’autonomia.
  • Il Governo francese annuncia che, per legittima rappresaglia contro il siluramento delle navi-ospedale, imbarcherà su queste prigionieri tedeschi.
  • Arrivo della missione francese (Maresciallo Joffre e Viviani) a New York.

Fronte occidentale

  • Duri scontri da Croisilles a nord di Gavrelle (Arras).
  • A sud della strada Bapaume-Cambrai i britannici avanzano verso il canale di Saint-Quentin (vicino Vendhuile) e catturano Bithem.

Fronte meridionale

  • Macedonia: attacco notturno britannico sul fronte occidentale del lago Dojran.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Ritirata dei turchi a Shatt-al-Adhaim verso Jebel Hamrin.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 698 - 24 APRILE 1917 - ORE 18:00

In Valle Lagarina continuò ieri insistente il duello delle artiglierie.
In Valle Sugana sono segnalati più intensi movimenti a tergo delle linee dell’avversario.
Nell'Alto Cordevole la notte sul 23 un riparto nemico tentò d' irrompere in una nostra posizione nella zona di Ciampovodil; fu contrattaccato e disperso e abbandonò armi e munizioni.
Uguale sorte toccò ad altro attacco contro le nostre linee di Gabria, a nord-ovest di Tolmino; l'avversario vi subì sensibili perdite.
Sulla fronte Giulia, da Gorizia al mare, azioni alquanto vivaci delle artiglierie.
Sul Carso nostri arditi nuclei, insinuatisi attraverso varchi nei reticolati nemici, assalirono ed occuparono di sorpresa una posizione avanzata nelle vicinanze di Castagnevizza, prendendone prigionieri i difensori.

Generale CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori