29 Aprile, 1917

C’è chi dice “no”

Cantano, i soldati francesi cantano. Ma non la Marsigliese, cantano questo:
«Adieu la vie, adieu l'amour,
Adieu toutes les femmes;
C'est bien fini, c'est pour toujours
De cette guerre infâme;
C'est à Craonne, sur le plateau,
Qu'on doit laisser sa peau;
Car nous sommes tous condamnés,
Nous sommes les sacrifiés
».
È la “Chanson de Craonne”. È una canzone disperata, disillusa; è una canzone di protesta; è una canzone clandestina, perché il Comando l’ha vietata. Già, non è difficile intuirne il motivo: «Personne ne veut plus marcher, […] Vont tous se mettre en grève».
“Nessuno vuole più marciare, […] Tutti faranno sciopero”.

 Ai soldati sulla Suippe è stato dato l’ordine di attaccare ancora, una di quelle azioni nate senza futuro, come tante altre, decise quasi per sport. Ma questa volta gli uomini dicono no. “Noi lì non ci torniamo. Andate voi, se ci tenete tanto”.
Sanno bene cosa rischiano: è un ammutinamento, diserzione, c’è la fucilazione, ma non importa. In pochi giorni hanno visto massacrare tanti compagni in simili sortite; non ne possono più.
I soldati cantano. E non muovono un passo. Del resto cosa potrebbero fargli? Pena di morte per tutti? Qui non parliamo di pochi sbandati, sono almeno duecento a rifiutarsi di obbedire. E anche se li decimassero se ne salverebbero comunque più di quanti tornerebbero dalla battaglia.
Di tutto questo i giornali non fanno parola, ovvio, ma il problema degli ammutinamenti sta diventando piuttosto serio nell’esercito francese, tanto da determinare un cambio al vertice. Il 29 aprile il Generale Pétain è nominato Capo di Stato maggiore, si passa da un approccio spregiudicato a uno più conservativo.

A stare peggio è sempre Pietrogrado. Ormai ci sono belligeranti con eserciti numericamente inferiori ai disertori russi. Una piaga. L’esercito di Alekseyev sta evaporando e il Generale lo fa presente al Ministro della guerra Guchkov.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 703 - 29 APRILE 1917 - ORE 18:00

Dal Garda alla Brenta nella giornata del 28 persistente attività di velivoli nemici che lanciarono qualche bomba su Ala (Valle Lagarina) e su Fiera di Primiero (Valle di Cismon Brenta), senza fare danni.
Consuete azioni delle artiglierie, più intense sull' altopiano di Asiago.
Alla testata della Valle di Comelico (Piave) respingemmo un tentativo d' irruzione nemica a nord-est del Passo di Monte Croce.
Sulla fronte Giulia l'artiglieria avversaria fu alquanto attiva, contro le nostre posizioni nella zona di Gorizia e nel settore settentrionale del Carso. Le nostre bersagliarono alcuni obbiettivi sulle prime linee e sulle retrovie nemiche.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori