Vienna in alto mare; Duma al capolinea
Formare un nuovo Governo era una missione impossibile per Clam Martinic. Doveva convincere un Parlamento frammentato di essere l’uomo giusto per conciliare le necessità dello Stato e i giustificati desideri del popolo, ma nessuno gli ha creduto. Inevitabili le dimissioni di tutto il Gabinetto.
In sei mesi di Governo i problemi interni sono rimasti gli stessi: le tendenze centrifughe acquistano slancio; le riforme sono state annunciate, ma mai calendarizzate; le condizioni finanziarie dell’Impero sono peggiorate insieme alle relative istituzioni. L’ipotesi federalista non piace a tutti, per qualcuno è il primo passo verso la dissoluzione, per altri non sarebbe abbastanza. A tutto questo si sommano rivalità storiche e, spesso, discriminazioni, o almeno così denunciano i deputati.
La “Belle Époque” è solo un ricordo, l’Austria-Ungheria non è riuscita a comprendere le sfide della modernità, a partire dall’industrializzazione e dalla rappresentanza.
Parlando di incertezza politica, il parallelo Vienna-Pietrogrado è banale. Il 22 giugno il Congresso dei Soviet vota la mozione della maggioranza: «Il Congresso riconosce soddisfacenti le spiegazioni date dai Ministri sulla politica generale del Governo e ne approva l’operato; il Governo provvisorio è invitato ad attuare energicamente il programma politico da esso adottato; il Congresso insiste per la convocazione immediata dell’Assemblea Costituente e per la creazione di un solo organo rappresentante tutta la democrazia organizzata della Russia, con lo scioglimento della Duma e di tutte le istituzioni del vecchio regime». La mozione è approvata con 343 voti favorevoli e 126 contrari, cifra comunque non irrilevante.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Dimissioni definitive di Clam Martinic e del suo Gabinetto. Fallita la composizione di un Governo a larga base con rappresentanti di tutte le nazionalità.
- Il Congresso di tutti i Consigli dei delegati di operai e soldati delibera lo scioglimento della Duma. I Soviet hanno anche votato un ordine del giorno di fiducia nel Governo provvisorio e una mozione per la riorganizzazione dell’esercito.
Fronte occidentale
- Pesante attacco tedesco sul fronte dello Chemin des Dames; i francesi perdono terreno a sud-est di Filain.
Operazioni navali
- I sottomarini tedeschi attaccano senza successo i trasporti statunitensi.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 755 - 22 GIUGNO 1917 - ORE 18:00
Su tutta la fronte saltuaria lotta delle artiglierie e attività di pattuglie in ricognizione.
Generale CADORNA