Sfondato il fronte a Stanislau
Onda dopo onda, dopo onda, i russi ce la fanno: l’8 luglio il fronte austro-tedesco viene sfondato nella regione di Stanislau, tra Yamnytsia e Zagvozdye. Dell’esercito di Böhm-Ermolli 7.000 uomini, mal contati, sono presi prigionieri, gli altri si ritirano di gran carriera, inseguiti dalla cavalleria. L’adrenalina scorre a fiumi, ha annebbiato le insicurezze, dimenticato la fatica e oscurato uno scenario ributtante, perché tra cadaveri e mutilati è un’inondazione. A guidare il successo è il Generale Kornilov, personaggio perfetto per un film: nel 1915 viene catturato per non essersi ritirato, nel 1916 evade dal campo di prigionia e nel 1917 torna a combattere; in più è uno dei rarissimi alti ufficiali russi non provenienti dall’aristocrazia e questo aiuta nel contesto rivoluzionario, nonostante tra lui e il Soviet non sia mai scoccata la scintilla e mai scoccherà.
Lontano dal fronte, a Washington, gli Stati Uniti stabiliscono rigorose restrizioni sulle esportazioni verso i neutri. Molti prodotti basilari, come derrate alimentari, metallo e carbone, vengono tolti da quel mercato, salvo rare ed eventuali eccezioni tutte da verificare. Prima l’America, poi gli Alleati, quindi, se avanza, i neutrali. E guai a girar qualcosa agli Imperi centrali.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Gli Stati Uniti dichiarano un embargo nell’esportazione di cibo, metallo e carbone.
Fronte occidentale
- Duri scontri sull’Aisne, respinti gli attacchi tedeschi.
Fronte orientale
- Il Generale Kornilov rompe il fronte austro-tedesco a ovest di Stanislau; 7.000 prigionieri presi, la cavalleria insegue la ritirata austro-tedesca.
Fronte meridionale
- Attacco bulgaro nell'ansa della Crna respinto dalle truppe Alleate.
Fronte asiatico ed egiziano
- Le truppe russe cominciano a ritirarsi dalla Persia occidentale; Qasr-e Shirin evacuata.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 771 - 08 LUGLIO 1917 - ORE 18:00
Nell’alta Valtellina, il nemico nella notte sul 7, tentò di impadronirsi di un nostro posto avanzato in Val Furva. Il pronto contrattacco di rincalzi e il tiro delle nostre batterie, l’obbligarono a desistere dall’impresa.
Sulla rimanente fronte le azioni di artiglieria furono qua e là più vivaci, particolarmente sul Codice, dove ad un improvviso concentramento di fuoco nemico opponemmo violenta ed efficace reazione.
Una nostra poderosa squadriglia da bombardamento, scortata da apparecchi da caccia, si recò nel pomeriggio di ieri, sull’Idria, e, ad onta dell’intento fuoco antiaereo nemico, lanciò due tonnellate e mezzo di proiettili sugli impianti militari per l’estrazione del mercurio, producendovi distruzioni e incendi. Compiuta la difficile e ardita missione i nostri aviatori rientrarono tutti incolumi ai loro campi.
Sul Carso in seguito a combattimenti aerei due velivoli nemici precipitarono nelle nostre linee ed un terzo cadde entro le linee avversarie.
Generale CADORNA