Mordi e resta
Fine della pausa, l’offensiva Alleata in Belgio deve riprendere. “Pausa” non significa riposo, l’artiglieria ha sparato, le ricognizioni si sono fatte, il fango si è dovuto spalare; tutta fatica accumulata. Il terreno resta impraticabile, colpa anche di un meteo sconsiderato per essere estate. È impossibile ritrovare slancio, quindi si cambia tattica: il raggio d’azione si riduce e si torna al “mordi e resta”, piccoli passi e consolidamento. Lo sforzo è comunque lancinante, ci si trascina immersi nella marana. Fango e sangue.
Il 10 agosto i britannici aggrediscono un fronte di circa tre chilometri, si prendono i resti di Westhoek e la foresta di Glencorse; i francesi avanzano di qualche pozzanghera intorno a Bixschoote. Scambio di convenevoli aerei: vengono bombardate Nancy e Francoforte.
I tedeschi si difendono in Belgio e attaccano in Romania: attraversato il Șușița, Mackensen ora minaccia di aggirare i russo-rumeni; brutta storia.
In Inghilterra il Partito laburista ha partorito la sua decisione: si andrà a Stoccolma, la maggioranza è schiacciante. Meglio precisare, perché sta per scoppiare un uragano, i laburisti non hanno intenzione di modificare la propria linea di condotta a favore della guerra, la partecipazione alla Conferenza socialista è senza impegno, “andiamo a sentire che si dice”. Un contentino ai russi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Partito laburista decide, con larga maggioranza, di inviare delegati alla conferenza di Stoccolma.
Fronte occidentale
- I britannici avanzano su un fronte di 3 km. a est di Ypres, catturando i resti di Westhoek e occupando la foresta di Glencorse.
- I francesi fanno progressi a est e nord di Bixschoote.
- Nancy bombardata dai tedeschi.
- I francesi bombardano Francoforte.
Fronte meridionale
- Gli austro-tedeschi avanzano anche nella Moldavia settentrionale.
- Mackensen, al di là del fiume Șușița, colpisce a nord i rumeni; eserciti russo-rumeni minacciati alle spalle.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 804– 10 AGOSTO 1917 - ORE 18:00
Attività combattiva alquanto vivace su tutta la fronte. Due tentativi d’attacco, pronunziati all’alba di ieri dal nemico contro le nostre posizioni di Val Coalba (Brenta) e a nord di Santa Caterina (Gorizia) si infransero contro il nostro fuoco. Le pattuglie di assalto nemiche vennero annientate e i resti (una ventina di uomini) furono fatti prigionieri dai nostri nuclei all’inseguimento.
La notte sul 9 alcune poderose squadriglie di nostri velivoli da bombardamento, rinnovarono l’attacco degli impianti militari di Pola. In condizioni di luce favorevoli i nostri aviatori colpirono efficacemente quell’arsenale e la flotta nemica all’ancora – perfettamente visibile – con otto tonnellate di bombe ad alto esplosivo; poscia, sfuggendo all’intenso tiro antiaereo e respinti gli idrovolanti nemici levatisi in caccia, fecero tutti ritorno ai propri campi.
Generale CADORNA