Nebbia sulle intenzioni tedesche
Alla Germania si chiedeva chiarezza, quasi fosse una sfida. Il 28 settembre Berlino sceglie il “sarà per un’altra volta”. Alla Commissione bilancio del Reichstag parlano, ma non dicono, i big. Per il Cancelliere Michaelis non si può pretendere di racchiudere, o di sciogliere, la complessità della situazione in una semplice frase. «Una dichiarazione precisa, ora, potrebbe solo confondere o danneggiare gli interessi tedeschi. Per questo mi rifiuto di specificare i nostri scopi di guerra e vincolare così i nostri negoziatori».
Michaelis considera cristallina, per nulla vaga, la risposta alla nota papale. Quella spiega tutto, non serve aggiungere altro. Mi permetto di dissentire. Eppure una certezza c’è: «Le richieste britanniche sono incompatibili con le necessità politiche ed economiche della Germania».
Nebbia fitta anche attorno all’intervento di von Kühlmann, Ministro degli esteri, fumoso come il suo “capo”. Concretezza zero, una la considerazione da annotare: «Per nessuno Stato la situazione della vecchia Europa era così insopportabile da giustificare il rischio di annientamento. […] Evitare la completa rovina dell’Europa è interesse di tutti. Uno sfacelo finale lascerebbe indeboliti anche i vincitori».
Profumo di status quo ante, almeno come punto di partenza.
Il resto sono le solite chiacchiere: «Una Germania potente ha reso la stessa Europa più poderosa e vitale di prima. […] Nell’Impero regna una piena concordia, raggiunta sul terreno di un chiaro e sincero programma di pace». E qui credo parlasse di un’altra Germania, non di quella strattonata a destra dai pangermanisti pro-annessioni e a sinistra dai socialisti pro-rinunce, per quanto piccole, sia chiaro. Von Kühlmann ha tempo anche per una battuta, «Vale sempre il detto: pace agli uomini di buona volontà», e una frase strappalacrime: «In cinquant'anni la Germania non ebbe quasi da nessuno un saluto affettuoso».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Cancelliere Michaelis interviene alla Commissione del bilancio del Reichstag, rifiutando di precisare gli scopi di guerra tedeschi e di fissare il programma dei negoziati di pace.
- Von Kühlmann risponde alla nota papale durante la seduta del Reichstag.
- Arrestato in Francia l’avventuriero Bolo Pasha.
Fronte occidentale
- Raid aereo tedesco sulla costa a sud-est britannica: gli assaltatori erano diretti verso Londra; nessun danno.
- Bombardata Zeebrugge e l’aerodromo.
Fronte italiano
- Gli italiani guadagnano terreno sul Monte San Gabriele.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici sconfiggono I turchi vicino Ramadi (Eufrate); catturati il Comandante turco, 3.455 prigionieri e 13 cannoni.
- La Croce Rossa impegnata in Mesopotamia.
Fronte d’oltremare
- La colonna rodesiana arriva a un centinaio di km. a sud-ovest di Liwale.
- Preso un grande centro di rifornimento tedesco a 130 km. a sud-ovest di Kilwa.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 853 – 28 SETTEMBRE 1917 - ORE 18:00
Nella notte sul 27 in Val Canonica e nelle Giudicarie, nuclei nemici eseguirono puntate contro alcune piccole guardie della nostra estrema linea di vigilanza, provocando vivaci azioni locali. I difensori riuscirono a fugare l’avversario e a ricacciarlo da due posti avanzati, nei quali in un primo tempo aveva potuto penetrare.
In regione Tonale le artiglierie spiegarono azioni particolarmente intense. alle precise raffiche delle nostre batterie sulle sue posizioni, l’avversario rispose concentrando violento tiro a granate incendiarie sull’abitato di Ponte di Legno.
Nella giornata di ieri i nostri aviatori, perseverando nell’intento d’interrompere il traffico ferroviario nemico in Val di Bazza, provocarono vaste distruzioni negli impianti ferroviari di Podberda. La scorsa notte una nostra numerosa squadriglia da bombardamento, nonostante intensa foschia, raggiungeva la piazza forte marittima di Pola e colpiva efficacemente con oltre 3 tonnellate di bombe ad alto esplosivo l’arsenale e la base dei sommergibili allo scoglio Olivi. Nella serata del 26, velivoli nemici volarono sul basso isonzo, colpendo con bombe alcuni nostri abitati senza produrre né danni né vittime.
Generale CADORNA