27 Novembre, 1917

Fingere di non conoscersi

Ignorare i bolscevichi e aspettare non si sa cosa. Sembra questa la strategia scelta dall’Intesa. La palla in tribuna la spazza Balfour, Ministro degli Esteri britannico. Londra non riconosce il Governo massimalista e, di conseguenza, non entrerà in relazioni con lui; di armistizio neanche a parlarne, la nota russa resterà lettera morta, Pietrogrado non riceverà risposta da nessun Paese Alleato.
I giornali francesi rincarano la dose: «Gli atti di tradimento, compiuti dai massimalisti e accompagnati dagli insulti verso gli Alleati, obbligano i Governi dell’Intesa a esaminare l’atteggiamento da prendere di fronte a queste fellonie e provocazioni. […] Se è naturale manifestare ai capi massimalisti il disprezzo che meritano, sarebbe però funesto fornire un assist alla propaganda tedesca. […] Bisogna separare le popolazioni russe dai traditori. La Russia ritroverà un appoggio quando si libererà dei tristi individui che la disonorano».

Il 27 novembre l’ultima spintarella britannica sul fronte di Cambrai, a Fontaine-Notre-Dame e Bourlon, non cambia molto. L’offensiva, ormai tentennante, è sospesa; la conquista di Cambrai non s’ha da fare, di sicuro non domani. Ma interrompendo qui le operazioni i britannici restano su posizioni vulnerabili ai fianchi.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Alla Camera dei Comuni inglese Balfour, Ministro degli esteri, dichiara che il Governo inglese non può entrare in relazione col Governo massimalista russo e che né esso, né alcun Governo Alleato, risponderanno alla proposta di armistizio.
  • Il Generale Sir H. H. Wilson, il Generale F. Foch, il Generale Cadorna e il Generale Bliss vengono nominati membri del Consiglio Supremo Alleato.
  • Il Brasile conclude l’accordo con la Francia per trasportare cibo agli Alleati usando 30 navi tedesche sequestrate. 
  • L’Ambasciatore giapponese consegna al Governo italiano 1.556.470 lire, raccolte in Giappone per soccorrere i soldati feriti e ammalati e i profughi dalle provincie invase.

Fronte occidentale

  • Numerosi scontri nei villaggi a Fontaine-Notre-Dame e Bourlon; la linea britannica avanza e vengono presi 500 prigionieri; i tedeschi attaccano a ovest di Mœuvres, ma vengono respinti.
  • I francesi hanno successo vicino la Hill 344 (Verdun).

 Fronte d’oltremare

  • Africa orientale: vicino Newala si arrendono le truppe di Mahenge sotto il Colonnello Tafel. Sono oltre 3.500 tra tedeschi e truppe locali (63 ufficiali, 6 medici, 92 fra sottufficiali e soldati, 1.212 Ascari e 2.200 altri Indigeni).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 954 - 27 NOVEMBRE 1917 - ORE 18:00

Nel pomeriggio di ieri il nemico, dopo aver battuta con furioso bombardamento la nostra posizione di Col della Berretta, ad est della Val Brenta, vi lanciò contro, con attacco in massa le fanterie di un' intera divisione. La lotta si svolse accanitissima, e i difensori, isolati da un violentissimo fuoco d' interdizione, avrebbero forse dovuto finire col soccombere al numero ed alla violenza degli attaccanti, se i loro rincalzi, fieri siciliani della vecchia e gloriosa brigata «Aosta» (5° e 6° regg. Fanteria), riparti del 94° Fanteria (Brigata «Messina») e del battaglione alpini Val Brenta non fossero accorsi tempestivamente. Attraversata di slancio la zona mortale, le nostre brave truppe piombarono con impeto irresistibile sull' avversario e, travoltolo lo obbligarono a ritirarsi con gravissime perdite e lasciando prigionieri.
Albania: Nella notte sul 26 il nemico forzò il passaggio dell' Osum fra Cipan e Kobkara (sud-est di Berat) attaccando le nostre bande albanesi ivi dislocate. Truppe regolari, prontamente intervenute, ricacciarono l' avversario infliggendogli forti perdite.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori