Giudicherà la Storia
Quando Londra parla, Berlino risponde. Il 17 dicembre il Cancelliere Hertling replica alle nuove vecchie accuse del Premier britannico: «Lloyd George ci ha chiamato assassini e banditi. Con le ingiurie non si vincono le guerre moderne, al massimo si prolungano. Per noi ogni trattativa con uomini simili è esclusa. Non ci sono più dubbi, il Governo inglese non vuole una pace di accordi. […] Il giudice del mondo è la Storia, non Lloyd George. E come nell’agosto del 1914, anche oggi noi possiamo aspettare il verdetto della Storia con serenità».
La Germania ha qualcosa da ridire anche verso il Vaticano. Di recente il Papa ha espresso la sua felicità per la liberazione di Gerusalemme dalla tirannide ottomana; i tedeschi non la prendono benissimo e i giornali ritirano fuori tutti i malumori per le presunte simpatie filo-Intesa della Santa Sede.
Restando in Medio Oriente, Londra rassicura ancora una volta il Re dell’Hejaz sulla futura indipendenza araba.
Intanto l’inverno inizia a pinzare i freni dei vari fronti, interferendo con le operazioni sia in Italia, sia in Francia.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo inglese rassicura nuovamente il Re dell’Hejaz sulla futura indipendenza del popolo arabo.
- Il Conte Hertling risponde al discorso di Lloyd George del 14 dicembre.
Fronte occidentale
- Combattimenti vicino al canale Ypres-Comines.
Fronte italiano
- Austro-ungarici respinti sull’alto Brenta.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 974 - 17 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00
Tra Brenta e Piave la lotta delle artiglierie si mantenne ieri violenta durante l' intera giornata. La battaglia delle fanterie si accese all' alba ad oriente del Brenta: ad una nostra puntata controffensiva in direzione di Col Caprile, l' avversario contrappose forze preponderanti che obbligarono la colonna d' attacco a sospendere l' avanzata e ad appoggiarsi sulla retrostante linea di difesa, dove la lotta durò accanita parecchie ore. Verso mezzogiorno nuovi rincalzi con grande slancio ristabilirono la situazione in nostro favore e il nemico contrattaccato, dovè ripiegare sulle sue posizioni di partenza. Nelle prime ore del pomeriggio l' avversario pronunciò un attacco in fondo Val Brenta, protetti da forte bombardamento, grossi riparti, in formazione serrata, da San Marino avanzarono per la rotabile contro i nostri sbarramenti. Vennero arrestati dal pronto ed efficace concentramento di fuoco delle nostre batterie e dovettero retrocedere in disordine. Lungo tutta la fronte l' attività aerea fu assai notevole dalle due parti. Una nostra squadra di Caproni e apparecchi da ricognizione hanno bombardato e mitragliato ripetutamente fanterie avversarie ammassate nella zona a Nord di Monte Grappa.
GENERALE DIAZ