3 Gennaio, 1918

Negoziati in alto mare

La Russia rifiuta l’offerta e considera inaccettabili le formule proposte dagli Imperi centrali. Alla riunione dei Soviet non sono sfuggiti i dettagli contraddittori: quella non è una pace democratica, la Germania “predica bene, ma razzola male”. In fondo non è difficile intuire i motivi del mancato sgombero di intere regioni, soprattutto accostandolo con la spiccata volontà annessionista di una buona fetta di establishment tedesco e con l’opposizione all’assunto «popoli liberi di disporre delle proprie sorti».
Il 3 gennaio Pietrogrado propone anche di spostare la contesa su campo neutro, a Stoccolma.

In una trattativa tra giganti si rischia di dimenticare gli attori minori, come la Bulgaria. A Sofia c’è un solo pensiero: mantenere le regioni acquisite. «La Bulgaria non è entrata in guerra per occupare terre straniere, ma è decisa a conservare quanto conquistato perché si tratta del suo territorio nazionale. La Bulgaria è disposta a combattere sino all’ultima goccia di sangue pur di preservare l’integrità nazionale. Nessuna diplomazia potrà strapparcela».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo russo propone alle Potenze centrali che i negoziati di pace siano proseguiti a Stoccolma, dichiarando inaccettabili talune delle proposte austro-tedesche.
  • L’Air Council prende le funzioni dell’Air Board.
  • Conferenza fra il Governo britannico e i sindacati diretta da Sir. A. Geddes.
  • Concesso il congedo a Sir J. Buchanan, Ambasciatore inglese a Pietrogrado.

Fronte occidentale

  • Incursione aerea Alleata nel distretto di Metz.
  • I francesi respingono un attacco vicino Ranspach (Alsazia) con pesanti perdite.
  • La linea britannica a sud di Lens avanza lentamente.

Fronte italiano

  • Gli austro-ungarici bombardano Treviso e Padova.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
3 GENNAIO 1918

Lungo la fronte nessun avvenimento notevole.
Nella notte sul due gli aviatori nemici gettarono bombe anche su Castelfranco Veneto, colpendo in pieno due ospedali: 18 fra i ricoverati restarono uccisi.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori