Tempesta in esaurimento
Iniziamo con le buone notizie per l’Intesa: «Sembra esserci una tendenza alla stabilizzazione». Già, perché l’offensiva tedesca, come è normale dopo la prima settimana, ha perso l’abbrivio. Le difficoltà sono quelle ricorrenti: stanchezza, linee di rifornimento allungate, artiglieria pesante lasciata indietro dalla rapida avanzata della fanteria. A dare una mano sono arrivati anche gli americani, ma Ludendorff vuole provare a chiudere la partita, se non con una vittoria decisiva, almeno con un messaggio chiaro agli Alleati: “Siamo ancora i più forti e disposti a pagare qualsiasi prezzo. E voi?”
Ludendorff, è lui lo spauracchio dell’Intesa. «Il Comando tedesco cambia le direzioni delle sue offensive con un’agilità tale da intimidire i profeti più sicuri».
Il 3 giugno gli Alleati riprendono posizione sulla collina di Choisy, ricacciano sulla sponda settentrionale della Marna le avanguardie tedesche e bloccano ogni avanzata nella foresta di Villers-Cotterêts. È la prima giornata positiva dall’inizio della “spallata”. Berlino rimedia solo il possesso di Pernant, a ovest di Soissons.
A Versailles i Governi britannico, francese e italiano decidono di seguire l’esempio statunitense e ribadire in pubblico la propria simpatia verso le rivendicazioni nazionaliste polacche, cecoslovacche e jugoslave. Per Varsavia si parla di «creare di uno Stato unico e indipendente, con libero accesso al mare».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Conferenza di Versailles: i Governi inglese, francese e italiano fanno una dichiarazione di simpatia verso polacchi, cecoslovacchi e jugoslavi.
- Il Governo inglese ammette il riconoscimento delle mire cecoslovacche.
- Proclama di Lord French sul reclutamento irlandese.
Fronte occidentale
- Choisy Hill ripresa dai francesi.
- Francesi e americani costringono i tedeschi a ripiegare verso la Marna e Jaulgonne (nord-est di Château-Thierry).
- I francesi fermano i tentativi tedeschi di entrare nella foresta di Villers-Cotterêts e ricatturano Faverolles.
- I tedeschi catturano Pernant (ovest di Soissons).
Fronte orientale
- Ritirata di Semënov a Borzja (200 km. da Karymskoye, sulla ferrovia siberiana).
Fronte asiatico ed egiziano
- Raid aereo inglese ad Amman (sulla ferrovia dell’Hejaz, 40 km. a est di Gerico).
Fronte d’oltremare
- I tedeschi si ritirano in Africa orientale, cacciati dagli attraversamenti dell’alto Lurio.
Operazioni navali
- Sottomarini tedeschi al largo del New Jersey (U.S.A.) affondano svariati vascelli.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 3 GIUGNO 2018
Lungo tutta la fronte saltuarie azioni di artiglieria, più frequenti in Vallarsa e da Zenson al mare.
A sud di Asiago un riparto britannico penetrò nella linea opposta, inflisse perdite notevoli all’avversario e riportò prigionieri. Sul Basso Piave un nostri nucleo effettuo un’ardita puntata di ricognizione sulla sinistra del fiume.
Un tentativo di attacco nemico a Capo Sile venne prontamente arrestato col fuoco.
Reciproca notevole attività aerea; un velivolo nemico venne abbattuto.
Firmato: DIAZ