A spasso sul Volga
Se i bolscevichi non si fossero ripresi un paio di città, potremmo considerare la regione del Volga come una provincia cecoslovacca: il 25 luglio la Legione entra a Simbirsk, ringrazia per il suo grano e consolida il controllo sulla ferrovia transiberiana. Le aree rurali no, ma i centri e le stazioni più importanti sono roba loro fino al Pacifico, più o meno senza soluzione di continuità. Se i trasporti russi non affogassero nell’insufficienza, i cecoslovacchi avrebbero svoltato la campagna.
Le ferrovie danno grattacapi anche agli Imperi centrali: in Galizia, in Polonia e in Ucraina scoppiano scioperi paralizzanti. I motivi sono economici e politici, le occupazioni austro-tedesche hanno tirato troppo la corda, le idee massimaliste fanno il resto. Sembra di stare nel “far west”, gli assalti ai treni si moltiplicano, stile “Butch Cassidy”; i beni più preziosi sono i viveri.
Sul fronte occidentale gli Alleati allungano ancora le mani: prese Villemontoire e Oulchy-le-Château, a ridosso della strada Soissons-Château-Thierry; recuperato il pieno possesso della Main de Massiges a oriente di Reims.
I tedeschi insistono nei contrattacchi, ma le fluttuazioni sono temporanee. Servono a scongiurare l’accerchiamento, molestare il nemico e guadagnare il tempo necessario per l’evacuazione di uomini e materiali. Poi ci sono le considerazioni politico-propagandistiche: bisogna salvare almeno le apparenze.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Dopo tre giorni di discussione segreta sugli ultimi avvenimenti militari al fronte italiano, il Reichsrat austriaco delibera la formazione di una Commissione d’inchiesta.
- Balfour presenzia all’inaugurazione del Comitato nazionale jugoslavo per gli obiettivi di guerra.
- Discorso di Lloyd George ai “Food controller” o Ministri degli approvvigionamenti di Francia, Italia e U.S.A.
Fronte occidentale
- Gli Alleati prendono Villemontoire (8 km. a sud di Soissons), Oulchy-le-Château (nord del fiume Ourcq) e a sud metà della foresta di Fère.
- I francesi riprendono la Main de Massiges (est di Reims).
- Continua l’avanzata Alleata.
Fronte orientale
- I cecoslovacchi catturano Simbirsk (oggi Ul'janovsk, grande deposito di grano sulla riva occidentale del Volga, 170 km. da Samara).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 25 LUGLIO 1918
Su vari tratti della fronte montana dalla Vallarsa alla Val di Brenta e lungo il Piave tra Candelù e Zenson le nostre battere reagirono violentemente ed efficacemente contro insistenti tiri di molestia nemici, sconvolgente trincee e danneggiando postazioni di artiglieria.
Pattuglie avversarie spinte verso le nostre linee dello Stelvio, presso Mori, in Conca Laghi, al Monte di Valbella e sulla sinistra del Brenta vennero ricacciate col fuoco e messe in fuga dopo vivace lotta dei nostri nuclei usciti ad affrontarle.
In combattimenti aerei furono abbattuti due velivoli nemici.
Firmato: DIAZ