Fère-en-Tardenois: scacco al Re
Il 28 luglio la caduta di Fère-en-Tardenois è un rintocco funebre a ogni possibilità di rivalsa immediata per i tedeschi. Quello era il fulcro locale, il centro dello schieramento; lì c’erano i maggiori depositi. Per gli Alleati è altro fieno in cascina, da sommare a svariati chilometri quadrati, più o meno tutti quelli dalla Marna alla sponda sud dell’Ourcq. Già, ora è grossomodo quel fiume a marcare la prima linea. Cadono anche le colline di Bligny, troneggianti sulla valle dell’Ardre. «Metà del saliente nemico è stato rioccupato».
L’eccitazione è palpabile. A Milano la folla acclama i soldati americani di passaggio verso il nostro fronte. Ma in Italia esiste un conflitto sempre meno latente: quello nella sinistra, nell’opposizione. La diatriba interna al Partito socialista non risparmia la sua organizzazione principale: la Confederazione generale del lavoro. Il problema è sempre quello: la partecipazione alle Commissioni di studio sul dopoguerra.
Anche qui si scontrano una corrente dogmatica e intransigente e una disposta a partecipare alla discussione politica sul futuro. Il Governo ha già confermato i nomi di parlamentari e tecnici invitati ai lavori, ora c’è da decidere se accettare l’incarico o tirarsi indietro.
Il punto di vista intransigente è più o meno questo: “È inammissibile qualsiasi collaborazione con un Governo responsabile della guerra e di una politica interna antisocialista. E poi quelle Commissioni sono nate male, troppo grandi, confusionarie e con una maggioranza già scritta. Saranno inutili”.
Dall’altro lato della barricata si preme sulla volontà di rappresentare le masse, sul fattore tecnico e non politico della partecipazione, sulla sconvenienza dell’isolazionismo. “Darebbe un segnale di impotenza. A che serve protestare senza far mai nulla di concreto?”
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Passano per Milano, acclamati, i reparti americani diretti al fronte italiano.
- A Londra si riunisce il Comitato Nazionale Jugoslavo, con l'intervento di rappresentanti degli stati dell'Intesa.
Fronte occidentale
- Continua l'avanzata delle truppe alleate a nord della Marna.
- I francesi rioccupano Fère-en-Tardenois; i britannici riprendono le alture di Bligny (valle dell’Ardre).
Fronte meridionale
- Velivoli inglesi bombardano le opere di Cattaro: idrovolanti italiani quelle di Durazzo.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 28 LUGLIO 1918
Efficaci concentramenti di fuoco delle nostre batterie in Val Lagarina, in Vallarsa ed in Val Brenta e consuete azioni di molestia delle opposte artiglierie sul rimanente del fronte.
Pattuglie nostre e francesi catturarono qua e là qualche prigioniero.
Due velivoli avversari vennero abbattuti in combattimenti aerei.
Firmato: DIAZ