Vesciche
Terzo giorno di offensiva Alleata: i tedeschi hanno riordinato le idee, fatto affluire rinforzi e rinvigorito la resistenza. Il 10 agosto gli Alleati fanno più fatica e qualche chilometro in meno lungo la strada Amiens-Roye, ma non si fermano: i francesi riconquistano Montdidier; a nord i britannici tengono Lihons, la punta più avanzata. L’Intesa fa incetta di prigionieri e rifornimenti.
«Con le offensive di primavera i tedeschi avevano gonfiato tre specie di vesciche, protese nel nostro schieramento. Una piccola vescica a sud di Ypres e due enormi verso Amiens e Château-Thierry. Quest’ultima, bucata e compressa dagli eserciti Alleati, s’è sgonfiata del tutto. Ora Foch prova a sgonfiare anche l’altra, quella tra Amiens e Montdidier. […] Facendo scoppiare quell’enorme tumore all’altezza della Somme, si permetterebbe al nostro polmone sinistro, quello britannico, di respirare liberamente, producendo un esteso miglioramento nella circolazione di tutto l’organismo Alleato».
Neanche sul fronte italiano si sta con le mani in mano. Il contingente francese irrompe nel caposaldo austro-ungarico sul Monte Sisemol, danni ingenti alla guarnigione in difesa. L’esercito asburgico prende un paio di schiaffi anche più a est, merito degli italiani del Valbella, Col del Rosso e Col d’Echele.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte occidentale
- Montdidier ripresa dalle truppe francesi.
Fronte italiano
- Truppe francesi irrompono nel caposaldo austro-ungarico del monte Sisemol, distruggendo una parte della guarnigione e facendo prigioniero il resto. Più a est gli italiani, mossi dalle posizioni di Valbella, Col del Rosso e Col d’Echele, penetrano le linee asburgiche, infliggendo forti perdite.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 10 AGOSTO 1918
Nelle Giudicarie e sull’Altipiano d’Asiago truppe nostre, britanniche, francesi hanno eseguito con successo ardite puntate nelle linee avversarie.
Il giorno 8, nelle Giudicarie, nostri nuclei scelti, guadato il Chiese in Val Daone, sorpresero una “gran guardia2 nemica sulle pendici meridionali del Dosso dei Morti: alcuni avversari vennero uccisi e 21 fatti prigionieri.
Nonostante il fuoco d’interdizione dell’artiglieria e l’accorrere dei rinforzi, la notte sul 9, riparti britannici, sconvolti anche col concorso di nostre batterie i trinceramenti avversari fra Canove e Asiago, vi penetrarono in 8 tratti, infliggendo gravi perdite ai presidi ed ai rincalzi. Rientrarono quindi nelle proprie linee con 374 prigionieri, fra i quali 10 ufficiali, con 10 mitragliatrici, 4 bombarde, alcuni quadrupedi e materiali vari di guerra.
Nelle primissime ore di oggi, dopo breve e violenta preparazione d’artiglieria, truppe francesi irruppero e penetrarono profondamente nel caposaldo nemico del Monte Sisemol, distruggendo una parte della guarnigione e obbligando la rimanente a darsi prigioniera. Vennero catturati 5 ufficiali, 243 uomini di truppa, un cannone da trincea ed 8 mitragliatrici.
Più ad oriente elementi nostri, mossi dalle posizioni di Monte Valbella, Col del Rosso, Col d’Echele, riuscirono a superare in più punti le antistanti formidabili linee nemiche, infliggendo ai difensori forti perdite in violente lotte corpo a corpo e facendo prigionieri 2 ufficiali, e 57 uomini di truppa.
Le perdite nostre e degli alleati sono state assai lievi, nonostante la violentissima reazione delle artiglierie e delle mitragliatrici nemiche. Due aeroplani avversari vennero abbattuti ieri in combattimento.
Firmato: DIAZ