16 Settembre, 1918

“Non abbiamo nulla da dirci”

Sarò tranchant nella sintesi del pensiero statunitense: “Abbiamo già espresso le nostre condizioni e da lì non ci muoviamo, questa buffonata non ci interessa”. Il 16 settembre Washington rifiuta la proposta austro-ungarica di un incontro informale, non vincolante, tra i belligeranti. L’asburgico “vediamoci per un caffè, senza impegno” fa la fine che si merita: non viene neanche preso in considerazione. Del resto nella nota viennese l’appello sembra rivolto a tutti gli attori, ma Belgio e Italia non hanno ancora ricevuto nessun invito, quindi la credibilità del passo è pari a zero.

Roma però ha un tarlo nella testa, Sonnino e Orlando si chiedono se non sia il caso di riaccendere anche il nostro fronte, l’unico inattivo, insieme a quello palestinese. Il timore è scontato: le costanti azioni locali, di pattuglia, consolidamento e rettifica, come quelle sul Grappa, potrebbero non soddisfare gli Alleati, nel momento del massimo sforzo.

A maggior ragione ora, con il fronte macedone scosso dall’offensiva franco-serba, avanzante circa otto chilometri nella regione di Dobro Polie. La breccia non è indifferente, i bulgari si ritirano. E si ammutinano; sono stufi anche loro.

In Francia gli americani alzano la linea sulla sponda occidentale della Mosella; mentre su quella settentrionale dell’Aisne i francesi prendono Vailly, a est di Soissons. I britannici si fanno notare soprattutto in Belgio, a oriente di Ploegsteert e di Ypres.
I singoli contrattacchi tedeschi vanno a vuoto lungo buona parte del fronte. Berlino allora risponde bombardando Parigi: i Gotha uccidono sei persone e ne feriscono una quindicina. Sì, ma questo sarà l’ultimo raid sulla capitale francese.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Presidente Wilson rifiuta il suggerimento di una conferenza di pace proposta dall’Austria-Ungheria.
  • Il Giappone riconosce i cecoslovacchi come Alleati belligeranti.
  • Londra: conferenza laburista interalleata, convocata per desiderio di Samuel Gompers, capo della Federazione del Lavoro americana.

Fronte occidentale

  • Raid aereo tedesco su Parigi durante la notte: 6 morti, 15 feriti; 2 Gotha abbattuti.
  • Gli americani avanzano lungo la riva ovest della Mosella.
  • I francesi catturano Vailly (nord-est di Soissons) e Mt. des Singes.
  • Leggera avanzata britannica nelle vicinanze di Ploegsteert e a est di Ypres.
  • Fine della battaglia di Saint-Mihiel.

Fronte orientale

  • Fronte di Arcangelo: operazione navale di successo con le truppe Alleate sul fiume Dvina; due navi russe affondate, tre cannoni catturati.

 Fronte italiano

  • Gli italiani eseguono con successo un raid a nord e nord-ovest del Monte Grappa; catturati oltre 300 prigionieri e alcuni mitragliatori.

Fronte meridionale

  • Continua l’offensiva franco-serba: le truppe avanzano per una profondità di 8 km.su un fronte di 25 nella regione di Dobro Polie.

Operazioni navali

  • H.M.S. “Glatton” affondato a causa di una esplosione nel porto di Dover.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 16 SETTEMBRE 1918

Stamane, nella regione nord e nord-occidentale del Grappa, nostri reparti di fanteria, con valido appoggio d’intenso ed aggiustato fuoco d’artiglieria, eseguirono con pieno successo arditi colpi di mano contro le linee nemiche, migliorando in alcuni punti le posizioni già occupate e catturando numerose mitragliatrici.
I prigionieri finora accertati ammontano a 321, tra i quali 5 ufficiali. Sulla rimanente fronte saltuarie azioni di artiglieria e attività di pattuglie.
Dirigibili del Regio Esercito e della Regia Marina hanno bombardato, con efficaci risultati obiettivi militari nelle retrovie avversarie, lanciando complessivamente 15.000 chilogrammi di bombe. Un apparecchio nemico venne abbattuto in combattimento aereo.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
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Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori