Il grande urto sulla Hindenburg
L’inseguimento è finito: ora gli Alleati sono ovunque a contatto con la linea Hindenburg. I tedeschi si battono con la forza della disperazione, moltiplicano violenza e tenacia.
Il 20 settembre i britannici completano la riconquista di Mœuvres, quello è uno dei settori più incerti, con repliche e controrepliche senza soluzione di continuità, ma ormai è così su quasi tutto il fronte occidentale.
L’esatto contrario di quanto si registra in Macedonia: i bulgari sono incapaci di reagire, la débâcle si fa ogni giorno più catastrofica, la rotta sempre più profonda, le diserzioni una costante.
I turchi stanno ancora peggio. La cavalleria britannica percorre settanta-ottanta chilometri in una sola giornata, la fanteria è come un’onda di piena. La battaglia di Megiddo non è vinta, è stravinta. L’esercito ottomano se la dà a gambe: cadono Beisan, Afula e Nazareth; Nazareth è tanto a nord.
Notizie meno buone per l’Intesa arrivano dalla Russia: i cecoslovacchi si ritirano dal Volga; Volžsk, Simbirsk e Kazan tornano sotto l’ala bolscevica.
A Berlino nessuno dorme più tranquillo, si cerca un qualsiasi colpo di coda. Una delle idee è di adottare una più aggressiva strategia navale, serve gente nuova: von Capelle, uno dei padri della guerra sottomarina, si dimette.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Da Berlino si annuncia che il Segretario di Stato per la Marina, von Capelle, propugnatore della guerra dei sottomarini, ha dato le sue dimissioni, accettate.
Fronte occidentale
- Avanza il fronte britannico a nord-ovest di La Bassée.
- La linea britannica viene spinta verso il settore di Lempire-Épehy; completata la ricattura di Mœuvres.
- I francesi avanzano a est di Essigny-le-Grand.
- I francesi respingono cinque attacchi tedeschi contro le nuove posizioni vicino Allemant (nord dell’Aisne).
Fronte orientale
- Riportata la ritirata dei cecoslovacchi sul Volga; allontanati da Volžsk, Simbirsk (oggi Ul'janovsk) e Kazan dalle milizie bolsceviche e tedesche.
Fronte meridionale
- L'offensiva Alleata in Macedonia si estende su tutto il fronte.
- L'avanzata serba supera i 20 km. Liberati altri 15 villaggi.
Fronte asiatico ed egiziano
- Bombe e volantini sganciati a Costantinopoli dalla R.A.F. in cooperazione con la Marina greca.
- Fronte palestinese: ulteriori progressi brillanti dei britannici.
- La cavalleria britannica continua un ampio fiancheggiamento a nord. Attraversato il campo di Armageddon, raggiunte Beisan, Afula e Nazareth.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 20 SETTEMBRE 1918
Attività combattiva prevalentemente d’artiglieria.
Ad oriente del Garda in Vallarsa, nella zona di Col Caprile e dell’Asolone, e nella regione del Montello, neutralizzammo con vigorosa reazione delle nostre batterie concentramenti di fuoco avversari.
Alla testata di Val Seren (nord del Grappa) il nemico tentò invano l’attacco contro nostri posti avanzati. Venne respinto con perdite e lasciò nelle nostre mani alcuni prigionieri.
Sulle pendici settentrionali. del Monfenera una nostra pattuglia piombata di sorpresa su un nucleo avversario, lo fugò e gli prese qualche prigioniero.
Una nostra squadriglia colpì con oltre una tonnellata di bombe l’arsenale di Pola, i cantieri e i depositi dello scoglio degli Ulivi, ottenendo risultati efficaci.
Due velivoli nemici vennero abbattuti, 3 altri costretti ad atterrare privi di controllo.
Firmato: DIAZ