"Non si tratta su suolo invaso”
Sulla scrivania nello studio ovale non ci sono più indiscrezioni giornalistiche, ma le originali note degli Imperi centrali. Wilson sta scegliendo con cura le parole per rispondere, perché la vera incognita è il tono, non la sostanza. Quella si evince dalla posizione del Senato statunitense: «La Commissione per gli Affari esteri respinge unanime l’idea di sospendere le ostilità».
Hitchcock, Presidente della Commissione, si spinge oltre: «Non avremo il diritto di imporre alla Germania una forma di Governo democratico, ma abbiamo quello di rifiutarci di negoziare con gli Hohenzollern».
L’opinione pubblica Alleata condivide il punto di vista. Italiani e francesi si esprimono con la stessa frase: «Non si tratta col nemico sul suolo della patria invasa».
E intanto la liberazione prosegue. Sul fronte occidentale i tedeschi si sforzano di contenere gli eserciti dell’Intesa, ma il 7 ottobre è un’altra giornata di ripiegamenti annunciati. I britannici muovono a nord della Scarpe e i francesi a nord della Suippe, dove catturano Berry-au-Bac.
In Palestina cadono Sidone e soprattutto Beirut. L’Intesa guadagna una nuova base navale e, di fatto, il controllo della sponda orientale del Mediterraneo. Avanzano anche gli italiani in Albania. L’esercito austro-ungarico perde Elbasan.
A Vienna c’è sempre più fermento. I rappresentanti sloveni, croati, serbi e bosniaci pubblicano una dichiarazione favorevole alla pace generale sulla base del diritto di autodecisione dei popoli. Ripronunciano forte la parola indipendenza e chiedono di partecipare alla Conferenza di pace.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Sir E. Geddes e la missione navale britannica arrivano a New York.
- Il Vice Ammiraglio Ritter von Mann è nominato Segretario della Marina tedesca.
- Al Senato americano, discutendosi la questione della nota tedesca a Wilson, si espongono le condizioni dell'armistizio che dovrebbero essere imposte alla Germania. “La Commissione parlamentare per gli Affari esteri respinge all'unanimità l'idea della sospensione delle ostilità”.
- Il Segretario per il Tesoro degli Stati Uniti pubblica un appello, che invita il pubblico a non diminuire gli sforzi per il prestito della Libertà.
- Secondo notizie da Vienna, i rappresentanti di croati, sloveni e serbi dell’Austria-Ungheria e della Bosnia-Erzegovina hanno pubblicato una dichiarazione a favore della pace generale, sulla base del diritto di autodecisione piena delle Nazioni. Chiesta l’indipendenza e la partecipazione al Congresso della pace.
- I mutilati di guerra di Milano pubblicano un manifesto al Popolo italiano: “Non si tratta col nemico sul suolo della Patria invasa”.
Fronte occidentale
- I britannici avanzano a nord del fiume Scarpe.
- Duri scontri su tutta la linea francese; i francesi prendono Berry-au-Bac (fiume Aisne).
- Gli americani respingono i tedeschi a sud-est di Grandpré.
Fronte asiatico ed egiziano
- Gli Alleati occupano Beirut e Sidone.
Fronte meridionale
- Gli italiani occupano Elbasan (Albania).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 7 OTTOBRE 1918
Nelle Giudicarie un nostro nucleo esplorante varcato il Chiese penetrò in Daone, ne danneggiò le sistemazioni difensive sotto il fuoco dell’avversario appostato nei pressi, e fugato con deciso attacco un pattuglino che tentava d’avicinarlo, rientrò incolume nelle proprie linee.
A nord del Col del Rosso, una nostra pattuglia assalita alla baionetta da un grosso riparto nemico, ne infranse prima l’urto a colpi di bombe a mano, lo contrattaccò poscia e lo costrinse a fuggire, abbandonando parecchi cadaveri sul terreno.
In Val di Brenta respingemmo nuclei avversari che si avvicinavano allo sbarramento della Grottella.
La scorsa notte nostri dirigibili bombardarono con risultati efficacissimi, campi d’aviazione nella pianura veneta e obbiettivi militari a Primolano (Val Sugana) e Fucino (Val di Sole).
2 velivoli avversari vennero abbattuti in combattimento.
Firmato: DIAZ