Addio alla “tana” dei sottomarini
Respinto al mittente. Come i cecoslovacchi, anche gli jugoslavi non vogliono neanche prendere in considerazione il federalismo e pubblicano il proclama di indipendenza. Da Londra il leader Ante Trumbić è netto: «Il popolo jugoslavo è deciso a recidere qualsiasi legame con la dinastia asburgica. La realizzazione dei nostri ideali non arriverà dall’Austria-Ungheria, ma dalla vittoria dell’Intesa».
Vittoria sempre più vicina. Dopo Ostenda, il 19 ottobre Berlino dice addio anche a Zeebrugge; i sottomarini hanno perso la loro tana. Una quindicina di chilometri più a sud gli Alleati entrano a Bruges. C’è movimento alla frontiera olandese, i tedeschi fuggono di là e vengono internati.
Un altro confine è protagonista, quello franco-belga. Il saliente tra Lille e Douai si è chiuso come un libro. Per evitare l’accerchiamento, l’esercito del Kaiser l’ha abbandonato in gran fretta; Tourcoing e Roubaix tornano francesi.
Altrettanto pessimi gli sviluppi lungo l’Oise: gli anglo-americani sfondano a est di Le Cateau-Cambrésis; i francesi fanno scopa tra l’Oise e la Serre.
«La nostra avanzata ha come unico limite la velocità di marcia delle nostre truppe». È un inseguimento, si corre dietro alla ritirata tedesca. Spesso sono solo le retroguardie a creare grattacapi. Loro e i corsi d’acqua, perché i ponti sono tutti saltati.
Tra i fiumi ce n’è uno lontano dal fronte, ma cruciale per Berlino: il Danubio. Passeggiando in Bulgaria, i francesi entrano a Vidin e prendono possesso di quel tratto di fiume.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- In seguito alla pubblicazione del proclama dell'Imperatore d'Austria, il Consiglio nazionale jugoslavo pubblica il proclama per l'indipendenza e l'unione di tutti i popoli jugoslavi.
- Il Comitato jugoslavo di Londra respinge in modo assoluto il proclama dell'Imperatore Carlo del 16 corrente.
- Parigi: in una colazione offerta alle sezioni italiane del Parlamento interalleato, il Ministro francese degli Esteri, Pichon, dichiara che la Francia considera come ugualmente sacri e impregiudicabili i fini di guerra dell’Italia e della Francia e pone la questione di Trento e Trieste alla stessa importanza di quella dell’Alsazia e Lorena.
- Da Roma si annuncia che sarà costituita in Italia una legione rumena che combatterà al fianco delle truppe italiane.
Fronte occidentale
- I belgi occupano Zeebrugge e assaltano Bruges.
- I britannici avanzano a est di Douai e Lille e prendono Marchiennes.
- Continua l’avanzata anglo-americana fra l’Oise e Le Cateau.
- I francesi spezzano la linea Hunding fra Sissonne e il fiume Serre.
Fronte orientale
- Le truppe Alleate da Murmansk hanno ripulito la Carelia da bolscevichi e tedeschi e hanno occupato Kadish (160 km. a sud di Arcangelo).
Fronte italiano
- Muore al fronte, di malattia, il Conte di Salemi, figlio del defunto Amedeo I, Duca d'Aosta, e della Principessa Letizia Bonaparte.
Fronte meridionale
- I serbi occupano Zaječar (fronte austro-bulgaro-serbo).
- I francesi raggiungono il Danubio a Vidin (Bulgaria).
Operazioni navali
- Ai sottomarini tedeschi viene ordinato di tornare alle loro basi (annuncio da Madrid).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 19 OTTOBRE 1918
A nord del lago di Ledro nostri arditi, superati i reticolati del nemico, inflissero gravi perdite ai suoi posti avanzati.
Sull’Altipiano d’Asiago una nostra pattuglia sorprese una postazione di mitragliatrici e ne catturò l’arme.
Un nucleo francese distrusse una piccola guardia fece qualche prigioniero.
Fra la Val Frenzela e la Val di Brenta, esploratori avversari vennero dispersi a fucilate. Qualche prigioniero restò nelle nostre mani.
Lungo il rimanente della fronte saltuarie azioni d’artiglieria e pochi voli di aeroplani, ostacolati dalle avverse condizioni atmosferiche.
Firmato: DIAZ