19 Luglio, 1914

Tira un’aria strana

Il 19 luglio il Consiglio della Corona austro-ungarico approva l’ultimatum da inviare alla Serbia. Verrà consegnato il 23, come da programma. Non ce ne sarebbe bisogno, ma la situazione peggiora. I toni si fanno più aspri persino nelle dichiarazioni; alcune vengono smentite, altre no. Il serbo Pašić deve pensare anche alla rielezione, non può più incassare e basta.
L’ambiente si sta surriscaldando in tutta Europa. Tira un’aria strana, preoccupante. Dalla Russia è arrivata ieri una notizia da non sottovalutare. È un’altra coincidenza, ma può essere letta come un “segno”. Uno zeppelin tedesco, partito dalla Prussia orientale, ha sconfinato; i soldati russi aprono il fuoco, senza però colpire il dirigibile. Immediato il dietrofront.
Ma lo Zar Nicola II ha problemi più gravi da almeno un mese. San Pietroburgo è preda di un imponente sciopero, 55.000 gli operai coinvolti. Compaiono le prime bandiere rosse e, forse, qualche canto rivoluzionario. Dal punto di vista socio-politico la Russia è indietro un paio di ere geologiche. E il conto, prima o poi, va saldato. Con la polizia non ci si limita alle parole, imprecisato il numero di feriti. È un altro segno del destino.
Al confine tra Romania e Bulgaria è scoppiata una nuova scaramuccia tra i soldati dei due paesi. Questa volta l’iniziativa è presa dai rumeni: muoiono tre bulgari. Tira un’aria strana, allarmante.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Consiglio della Corona a Vienna approva l'ultimatum, da presentare alla Serbia il 23 luglio. Nel frattempo comincia in gran segreto la mobilitazione.
  • Jagow, Ministro degli esteri tedesco, convince Berchtold, Ministro degli esteri austriaco, a rimandare di un'ora la consegna dell'ultimatum, per essere certi che il Presidente e il Premier francesi siano in mare, dopo il vertice di San Pietroburgo.
  • Il Re d'Inghilterra Giorgio V convoca una Conferenza sull'Home Rule, la legge che avrebbe concesso l'indipendenza all'Irlanda

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori