30 Luglio, 1914

La Russia mobilita

Il 30 luglio Guglielmo II scrive ancora allo Zar. La risposta è, per una volta, impeccabile: «Io scrivevo rivolgendomi a un amico; l’Ambasciatore parlava a una potenza straniera, forse ostile».
Guglielmo II si è reso conto della situazione. Una guerra totale non è più un rischio, ora sembra una concreta probabilità. La posizione del Kaiser è delicata: non vuole né combattere, né apparire debole. Così però non c’è via d’uscita. Promette di parlare con Vienna, e lo farà, ma i russi devono interrompere subito qualsiasi manovra militare. Impossibile.
Dopo il “no” britannico alla neutralità preventiva, la Germania incassa un secondo rifiuto.
Ci sarebbe un’ultimissima possibilità: l’Austria-Ungheria ha accettato di discutere con San Pietroburgo. Forse si è ancora in tempo per evitare una catastrofe.
No, l’ultimo spiraglio si chiude in fretta: gli austriaci rifiutano di interrompere le operazioni militari durante i negoziati. Parliamo, ma non ci fermiamo.


In fondo è stata proprio la Germania a suggerire un attacco immediato. I tedeschi hanno spinto Vienna verso il conflitto, appoggiando l’intervento fin dai primi giorni della crisi. E garantendo il supporto in caso di necessità.
Ma se l’Austria-Ungheria non blocca l’attacco, non si possono fermare i russi. E se i russi mobilitano, l’ordine arriverà nel pomeriggio del 30 luglio, si tirano dietro anche i francesi. I tedeschi dovranno muoversi presto.
La preoccupazione delle grandi Potenze diventa una sola: nessuno vuole esser considerato responsabile della guerra.
È un disperato “scarica barile” diplomatico. Guglielmo II prova a intimidire lo Zar, accusandolo delle conseguenze.
C’è poco da fare: tutti hanno qualche responsabilità; anche l’Intesa aveva le sue mire, Austria-Ungheria e Germania sono però indifendibili.
Gli ultimi tentativi di risolvere la questione per vie diplomatiche falliscono. Si precipita nel baratro. E nessuno immagina quanto sia profondo.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Proposta russa alla Germania per l'intervento della Corte dell'Aja e per fermare la mobilitazione se l'Austria-Ungheria eliminerà dall’ultimatum le clausole che minano la sovranità serba.
  • L' Austria-Ungheria apre a negoziati con la Russia, ma si rifiuta di ritardare le operazioni contro la Serbia. L’ ultima possibilità di pace viene respinta.
  • Il giornale berlinese “Lokal Anzeiger” annuncia la mobilitazione tedesca, ma viene smentito ufficialmente.
  • La Russia ordina la mobilitazione generale dell’esercito e della flotta e prende il controllo della rete ferroviaria.
  • Il Primo Ministro inglese Asquith tiene un discorso alla Camera dei Comuni. Il Governo britannico rifiuta la proposta tedesca di rimanere neutrale. In Inghilterra i giornali unionisti spingono per entrare in guerra contro la Germania se la Francia verrà attaccata.
  • Il Governo australiano mette a disposizione del Governo britannico la propria flotta. 

  • In Francia viene introdotta la censura che sarà operativa dal 5 agosto.
  • In Belgio i forti vengono rinforzati e il Governo belga vieta l'esportazione di cavalli o di veicoli.
  • L’Austria-Ungheria espelle i giornalisti da Semlino (Zemun).
  • Giuseppe Garibaldi dichiara che combatterà per la Serbia se l’Italia rimarrà neutrale.

Fronte occidentale

  • Le truppe tedesche si avvicinano alla frontiera francese. Le truppe francesi si tengono a 10 km. di distanza.

Parole d'epoca

Scambio di telegrammi tra lo Zar e il Kaiser

His Majesty to the Czar.
July 30th, 1 a.m.

My Ambassador has instructions to direct the attention of Your Government to the dangers and serious consequences of a mobilization.
I have told You the same in my last telegram. Austria-Hungary has mobilised only against Servia, and only a part of her army.
If Russia, as seems to be the case, according to Your advice and that of Your Government, mobilizes against Austria-Hungary, the part of the mediator with which You have entrusted me in such friendly manner and which I have accepted upon Your express desire, is threatened if not made impossible.
The entire weight of decision now rests upon Your shoulders, You have to bear the responsibility for war or peace.

WILHELM 


The Czar to His Majesty.
Peterhof, July 30th, 1914, 1.20 p.m.

I thank You from my heart for Your quick reply. 
I am sending tonight Tatisheff (Russian honorary aide to the Kaiser) with instructions.
The military measures now taking form were decided upon five days ago, and for the reason of defense against the preparations of Austria. I hope with all my heart that these measures will not influence in any manner Your position as mediator which I appraise very highly.
We need Your strong pressure upon Austria so that an understanding can be arrived at with us.

NICOLAS .

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori