Francesco Giuseppe rompe gli indugi
Venerdì 10 luglio Guglielmo II riceve un telegramma dal suo Ambasciatore a Vienna. Francesco Giuseppe ha rotto gli indugi. Ascoltata l’opinione tedesca, concorda su tutta la linea. Si deve porre fine «all’insopportabile situazione serba».
Anche la camera ungherese è in fermento. Un prudente Tisza invita i deputati a non trarre conclusioni esagerate. Sottolinea la fedeltà della popolazione bosniaca, allontana l’eventualità di una ribellione e deplora gli eccessi contro i cittadini di origine serba. Ma non si sbilancia né sull’inchiesta, né sui futuri provvedimenti dell’Impero austro-ungarico. Divaga, è sfuggente. Strano, considerando l’abituale franchezza. Di guerra non parla, ovvio, ma accenna alla pace. E forse ci crede realmente.
In quei giorni il peggior nemico della Serbia è la propria stampa. La propaganda antiaustriaca è pericolosa, quasi suicida. Il Primo Ministro Nikola Pasic non riesce a frenarne l’impeto; può solo prenderne le distanze.
Contro la Serbia sembra giocare anche la sfortuna. Il Barone Hartwig, Ministro russo, si confronta con l’asburgico von Gisi a Belgrado. Hartwig viene considerato molto vicino alla causa slava. Un improvviso malore e morirà durante l’incontro, la sera del 10 luglio; non il migliore degli auspici. Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Luigi Cadorna è nominato Capo di stato maggiore dell'esercito.
- Hartwig, Ministro russo, muore improvvisamente durante un incontro col Ministro austriaco alla Legazione austriaca a Belgrado. Le voci che sia morto per la troppa emozione provata nel colloquio o per avvelenamento, eccitano grandemente gli animi in Serbia.
- Nonostante l'opposizione del Primo ministro ungherese Tisza, il Ministro degli esteri austriaco Berchtold ordina ai suoi funzionari di avviare la stesura dell'ultimatum alla Serbia.
- Il principe William di Wied sovrano d’Albania, si rivolge alle Potenze per ricevere aiuti finanziari e militari contro gli insorti, che, aiutati da ufficiali greci, hanno occupato Coritza, minacciano Durazzo e stanno per impadronirsi di Berat.