4 Gennaio, 1915

C'è sempre da guadagnare

Il contrabbando di guerra è un problema difficile da combattere e, se un paese è geograficamente al centro del Mediterraneo, la tentazione è irresistibile. In Italia continuano a saltar fuori traffici illeciti. Da Genova partirebbero carichi per la Francia: la merce verrebbe scaricata in alto mare, su imbarcazioni militari. Alcune voci parlano di canali aperti con i Balcani e persino con la Turchia. E poi arriva lo scaricabarile della Svizzera. Il Petit Parisien pubblica un’intervista con l’ex Presidente della Confederazione Svizzera. Gli elvetici sono accusati di spacciare grano ai tedeschi, Hoffmann dà la sua versione: “Non è vero, da noi le merci transitano soltanto, le spedizioni partono dall’Italia”.

Noi abbiamo altro a cui pensare: i ribelli albanesi attaccano Durazzo. A parole non vorremmo essere i “gendarmi” europei della regione, ma il 4 gennaio l’assalto degli insorti viene respinto solo grazie alle cannonate delle nostre navi: la “Sardegna” e la “Misurata”.


Sul fronte occidentale i francesi recuperano Steinbach dopo una settimana di combattimento.
Gli scontri più violenti sono però nel Caucaso. La vittoria turca ad Ardahan dura meno di un giorno: i russi annientano un intero corpo d’armata nemico, scacciano gli ottomani dalla città e continuano a vincere a Sarikamiş. La disfatta della Turchia e di Enver Pascià è ormai inevitabile. Il suo piano geniale, un attacco invernale, sulle montagne e senza l’adeguato equipaggiamento, è misteriosamente naufragato.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Riapre la Borsa inglese.

Fronte occidentale

  • I francesi avanzano vicino Saint Georges (Fiandre) e completano la conquista di Steinbach (Alsazia) dopo diversi giorni di duri combattimenti.

Fronte meridionale

  • I ribelli albanesi attaccano Durazzo, ma desistono per l'intervento delle navi italiane “Sardegna” e “Misurata” che sparano alcune cannonate.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I russi vincono a Sarikamiş e Ardahan. Distrutto un intero corpo d’armata turco.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori