L'assurdità di una pace rapida
Da Marsiglia rimbalza l’ennesima indiscrezione su imminenti trattative di pace: questa volta sarebbe la Turchia a voler negoziare l’uscita dal conflitto, ma non è così. Costantinopoli ha appena ottenuto il suo maggior successo dall’entrata in guerra, ma è stata una battaglia difensiva e per di più marittima. Al tavolo delle trattative conterebbe zero. Elemosinare una pace alimenterebbe l’idea di un impero decadente. I giornali Alleati fanno circolare queste voci più per propaganda che per convinzione.
La realtà è ben diversa, lo stato della guerra è tale da escludere qualsiasi soluzione rapida. I motivi sono sotto gli occhi di tutti, basta poco per capirlo.
Il 23 marzo un’eventuale pace converrebbe, forse, solo a Berlino. E sottolineo forse.
L’Inghilterra non ha perso nulla, ma con gli altri, i “crucchi”, spregiativo, a quattro passi da Calais, non può permettersi di rischiare una tregua.
I francesi ce li hanno direttamente in casa i tedeschi, di certo non tratteranno prima di aver riconquistato tutte le province perse.
I russi stanno vincendo in Galizia, ma non in Prussia. E soprattutto non hanno ancora ottenuto l’influenza desiderata sui Balcani e in Asia minore.
Per l’Impero asburgico, poi, una pace ora equivarrebbe a una resa: Vienna direbbe addio alla Galizia, alle velleità sui Balcani e, probabilmente, all’unità nazionale.
Nessuno può svincolarsi. Anzi, un paese ci sarebbe: è il Giappone. Tokyo ha messo le mani su Tsingtao, su alcuni possedimenti nel Pacifico e ha appena trovato un accordo segreto con la Cina sulle future politiche in Manciuria. Pechino, minacciata a metà gennaio, ha dovuto cedere. Ma il Giappone è più ambizioso.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Corte francese dichiara valido il sequestro della S.S “Dacia”.
- Viene commissionata la prima nave aerostato, H.M.S. “Manica”.
- Il Governo cinese e quello giapponese concludono un accordo segreto sulle politiche future in Manciuria.
Fronte occidentale
- I tedeschi bombardano Reims e Soissons; I francesi distruggono l’artiglieria tedesca a Soissons.
Fronte asiatico ed egiziano
- Dardanelli: riprendono i bombardamenti.
- Le truppe d’assalto turche colpite dai britannici vicino El Kubri.