10 Maggio, 1915

L'Italia tra Salandra e Giolitti

Un eccesso di ottimismo ha finora fuorviato una supponente Vienna, contribuendo a far nascere illusioni puerili e gettando più di un’ombra sulle abilità dei delegati asburgici. Ora la diplomazia austro-ungarica si rende conto di quanto abbia sottovalutato la questione italiana. L’Ambasciatore Macchio deve a correre ai ripari, ma non gli restano molte opzioni. Decide di guadagnare tempo, di gettare un po’ di fumo negli occhi: grazie a Bülow e ad alcuni esponenti tedeschi, lascia trapelare alla stampa e ad alcuni politici italiani l’entità delle eventuali nuove concessioni. Spera di scatenare una forte campagna contraria al conflitto, di bloccare l’azione del Governo e, se tutto girasse bene, persino di far cadere “l’insaziabile” Gabinetto Salandra. Vienna è d’accordo e prepara la nuova offerta.
Il tempismo è accurato. A Roma è giunto da neanche ventiquattro ore Giolitti, il più autorevole dei neutralisti. L’ex Premier è ancora convinto del suo «parecchio si può ottenere senza la guerra»

Alla stazione è stato accolto dai fischi degli interventisti, ma il 10 maggio ha in programma un colloquio con il Re e un altro con Salandra. La proposta di Giolitti è semplice: far votare al Parlamento la riapertura dei negoziati con la Monarchia asburgica, stracciando eventuali accordi con l’Intesa.

Meno contorta è la situazione americana. Wilson non ha nessuna intenzione di entrare in guerra, non bastano i furibondi titoloni dei giornali. Ma la condotta berlinese non è accettabile. In un discorso pubblico a Philadelphia conferma una politica equilibrata, ma risoluta, nei confronti dell’oltraggio tedesco.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L’affondamento della Lusitania causa dimostrazioni anti-tedesche a Londra e a Liverpool.
  • Il Presidente Wilson delinea la politica degli Stati Uniti riguardo all’affondamento del Lusitania.
  • L'Ambasciatore austro-ungarico a Roma, Macchio, concorda con il tedesco Bülow, nuove ma tardive concessioni all’Italia e le comunica alla stampa e ad alcuni politici italiani. Scopo è far cadere il Governo Salandra mostrandolo incontentabile.
  • Giolitti propone a Salandra di liberare l'Italia dagli impegni con l'Intesa, chiedendo al Parlamento di votare per la ripresa delle trattative con Vienna.
  • Convenzione navale firmata fra Gran Bretagna, Francia e Italia.

Fronte occidentale

  • I francesi conquistano il cimitero di Neuville-Saint-Vaast e parte di Carency (nord di Arras).

  • Britannici respinti a Aubers Ridge.
  • Fallisce un tentativo degli Zeppelin di raggiungere Londra.

Fronte orientale

  • I tedeschi ripiegano nelle province baltiche.
  • Galizia: i russi si ritirano verso Jarosław.

Operazioni navali

  • Il sottomarino E14 affonda un trasporto in Mare di Marmara.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori