18 Maggio, 1915

Barbarie chiama barbarie

La mattina del 18 maggio gli Ambasciatori d’Austria-Ungheria e di Germania, Macchio e von Bülow, si ripresentano da Sonnino, Ministro degli esteri italiano: entrambi i colloqui durano grossomodo un quarto d’ora; troppo poco, è evidente.
Il Parlamento ungherese chiede notizie al Conte Tisza, anche da quelle parti non si è mai saputo nulla di preciso riguardo alle trattative con l’Italia. Tisza conferma l’esistenza di un’ultima, cospicua offerta, ma non scende nei dettagli; prova però a chiudere l’intervento con ottimismo: «Non reputo la situazione disperata e spero sempre in una possibile soluzione pacifica». Tentativo velleitario.

In Inghilterra risuona una voce imponente: l’Arcivescovo di Canterbury prega Asquith di non rispondere alla barbarie con la barbarie, al gas con il gas. La risposta del Premier britannico non è confortante: il succo è “non prometto niente, è in gioco la stessa umanità”. Anche Ali alleati useranno armi chimiche. Sul fronte occidentale chi non muore in combattimento viene consumato dallo stallo militare.

Il soldato semplice Charles Gaillard scrive: «Qui il morale è pessimo, siamo stufi di combattere senza avanzare. I contadini invidiano le loro mucche, che hanno dei giacigli molto più comodi per dormire».
Le giornate scorrono sempre uguali: al suono del fischietto si corre in avanti, verso una probabile sentenza di morte. Chiunque vede erose le proprie speranze; in trincea si vive come ratti, tra i ratti.
Sul fronte orientale non si sta meglio. I russi provano a contrattaccare sul San, a Sieniawa: respinti con perdite. Gli austro-tedeschi continuano a muoversi a est del fiume, durissimi gli scontri tra Drohobyč e Stryj.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • In Italia sono seguiti con ansia i colloqui del Ministro degli esteri Sonnino con il Principe von Bülow e l’Ambasciatore austro-ungarico Macchio
  • L'Austria-Ungheria presenta all'Italia le ultime proposte di trattativa, tramite l'ambasciatore von Macchio.
  • Il Presidente del Consiglio ungherese, Tisza, annuncia alla Camera che sono state fatte offerte di cessioni territoriali all’Italia per assicurarne la neutralità e l'amicizia.
  • Giolitti, consapevole della sconfitta della sua linea politica, riparte da Roma senza attendere il voto del Parlamento
  • Lord Kitchener insiste in Parlamento riguardo l’importanza di un adeguato rifornimento di munizioni.

Fronte occidentale

  • Battaglia di Festubert: i britannici avanzano verso la strada La Quinque Rue-Béthune.
  • I tedeschi ripiegano sul canale di Ypres.

 Fronte orientale

  • Gli austro-ungarici respingono i russi da Sieniawa (San).
  • Comincia la battaglia di Stryj-Drohobyč.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Dardanelli: i turchi attaccano a Gaba Tepe.

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori