Pietrogrado: tutto sotto controllo
Da Pietrogrado, via Times, arrivano dichiarazioni rassicuranti per l’Intesa. Sazonov, Ministro degli esteri russo, spegne i tizzoni accesi dalla propaganda tedesca: «Primo, mai vi fu il minimo dissidio di opinioni tra gli alti Comandi Alleati. […] Secondo, ogni passo possibile è stato fatto per aumentare le munizioni per le nostre forze. […] Terzo, è escluso che, nel Governo russo, possa insinuarsi l’intenzione di concludere una pace separata con la Germania. Il cuore del popolo russo è leale e incrollabile, nessuno può dubitare della determinazione russa di battersi fino alla vittoria finale».
Dell’andamento bellico parla il Generale Polivanov, Ministro della Guerra: «Nessuna fase decisiva della campagna deve attendersi prima dell’anno venturo, ma i preparativi per lo svernamento sono ormai completi. Noi confidiamo nella nostra capacità di proteggere Pietrogrado. Abbiamo due milioni di nuovi soldati che saranno addestrati e pronti a entrare in campagna nella prossima primavera».
Le inesauribili “risorse umane” dell’impero zarista vengono confermate ancora una volta.
Sul fronte italiano si combatte nella regione dell’Adamello. In tempo di pace questo sarebbe un paradiso montano mozzafiato. Il 28 agosto gli Alpini conquistano le postazioni austro-ungariche sul Passo di Lagoscuro e di Corno Bedole; siamo a tremila metri, centimetro più, centimetro meno, la fatica si sente eccome.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Sul Times vengono pubblicate dichiarazioni del Ministro degli esteri russo Sazonov e del Generale Polivanov.
Fronte occidentale
- Raid aereo a Compiègne.
Fronte italiano
- Gli italiani conquistano e tengono il Monte Ciste (Valsugana, Trentino).
- Gli Alpini italiani nel gruppo dell’Adamello, a sud del Tonale, conquistano le posizioni asburgiche al passo di Lagoscuro {m. 2968) e di Corno Bedole (m. 3009).
- Sul Carso è occupato un bosco presso la via da San Martino a Sdraussina.
- Raid italiano a bombardare il campo di aviazione austro-ungarico di Aisovizza.
Fronte orientale
- In Curlandia si riprende la lotta fra russi e tedeschi.
- I russi si ritirano fra le paludi del Pripyat.
Fronte asiatico ed egiziano
- I Bunerwals vengono sconfitti nuovamente al Passo Malandri (nord-ovest India).
DAL FRONTE
Particolareggiate notizie intorno al nostro recente successo in Val di Strino (Noce) danno che il nemico vi subì perdite gravi e abbandonò nelle nostre mani grandi quantità di munizioni per mitragliatrici e sedici casse di bombe. Risulta anche che i forti nemici di Saccarana e Pozzi Alti furono assai danneggiati, taluni pezzi distrutti, il rimanente trasportato in altri appostamenti fuori delle opere donde rispondono ancora al fuoco delle nostre batterie.
Nella giornata di ieri il nemicò continuò l' azione di artiglieria contro Val Sugana, producendovi però pochi danni.
Tentò anche attacchi di viva forza contro le nostre posizioni del Seikofl (valle di Sexten) di Monte Piana, a nord di Misurina, e dello Zellonkofel (a ovest del passo di Monte Croce Carnico) ma venne ovunque respinto.
Nella zona di Plezzo la nostra artiglieria eseguì tiri efficaci contro accampamenti nemici in valle Lepenje e contro colonne di truppe e di autocarri in marcia lungo la rotabile dell' Alto isonzo, determinando l' arresto completo del transito.
Anche sul Carso vennero efficacemente bombardate la presa d' acqua del lago di Doberdò e colonne di truppe in marcia tra Doberdò e Marcottini. Tra i materiali da noi catturati nei trinceramenti espugnati il giorno 20 sul costone del Vrsic (Monte Nero) vennero trovati due apparecchi che si suppone servano per il getto di liquidi infiammabili.
Firmato: CADORNA