5 Novembre, 1915

Niš capitola

«La Corona ha il diritto di essere in disaccordo col Governo quando questo è in disaccordo col popolo, ma dopo le ultime elezioni nessun malinteso poteva sussistere. Il Re è un eccellente stratega, ma non ha una sufficiente esperienza politica»Venizelos entra duro, a “gamba tesa”, su Re Costantino. I giornali del 5 novembre pubblicano questo stralcio della sua arringa al Parlamento greco.
Ad Atene sono iniziate le consultazioni; sul futuro si accettano scommesse: i bookmaker darebbero favorito lo scioglimento della Camera e nuove elezioni, ma questo significherebbe la smobilitazione automatica dell’esercito ellenico.

In Serbia è il triste turno di Niš: la capitale cade dopo tre giorni di combattimenti; la ferrovia è in mani bulgaro-austro-tedesche e, insieme al Danubio, garantisce le vie di rifornimento. Immutata la pressione bulgara: nel Kosovo meridionale inizia la battaglia di Kaçanik; in Macedonia gli Alleati ottengono un successo vicino Krivolak.
Sul fronte orientale si conclude la battaglia di Dvinsk: gli ultimi sforzi tedeschi si infrangono contro la resistenza russa.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Durante la campagna elettorale in Sudafrica, De Wet e i Generali Botha e Smuts dichiarano la loro adesione alla causa inglese.
  • Gran Bretagna: nominato un Comitato per facilitare i commerci.

Fronte occidentale

  • Continuano i combattimenti a nord di Massiges (Champagne).

Fronte orientale

  • Finisce la battaglia di Dvinsk (Daugavpils).
  • I tedeschi vengono respinti con pesanti perdite a Platonovka, a sud del lago Svente (Lettonia).

Fronte meridionale

  • Caduta di Niš, dopo tre giorni di combattimenti. I tedeschi ottengono così il Danubio e la linea ferroviaria ottomana.
  • La maggior parte delle truppe tedesco-bulgare arrivano a Krivi Vir, 60 km. a nord di Niš.
  • Battaglia di Kaçanik (Serbia).
  • Nella regione di Krivolak truppe Alleate infliggono uno scacco ai bulgari, impadronendosi di forti sul Crna.

DAL FRONTE

Nella giornata di ieri intensa azione delle nostre artiglierie ed attività delle fanterie esplicantisi nel rafforzare le posizioni raggiunte.
Furono respinti attacchi nemici in valle della Rienz Nera, in valle del torrente di Pontebbana, sulle pendici del monte Calvario, a nord-ovest di Gorizia e sul Carso.
Furono presi al nemico 64 prigionieri e una mitragliatrice.
Il maltempo imperversa sul teatro e delle operazioni con abbondanti nevicate nella zona alta e piogge insistenti nella bassa.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori