11 Gennaio, 1916

La catastrofe dei 18 ponti

C’è quel silenzio tipico del coprifuoco, pesante, preoccupato; le luci sono spente. Lille cerca di dormire l’ennesima notte di guerra, una quindicina di chilometri dietro alle linee nemiche. Dal silenzio più cupo al finimondo è un attimo; neanche te ne rendi conto. Un lampo bianco, poi giallo, arancione, rosso, fumo; alla fine di questa istantanea metamorfosi resta solo il fumo, più nero della notte. «Blocchi di cemento scagliati a due chilometri di distanza, un diluvio di ferraglia fusa»Eugène Martin-Mamy racconta così il desolante spettacolo.
Verso le tre e mezza del mattino è esploso un deposito di munizioni tedesco. Avete presente la lunghezza di un campo da calcio? Ecco, non basta, perché dovete aggiungere almeno una trentina di metri per inquadrare il diametro di tutto il cratere. Un vulcano profondo come un palazzo di dieci piani. Un bel pezzo del Moulins, quartiere industriale e operaio, non esiste più. Di ventuno officine non c’è proprio traccia, cancellate; circa 740 abitazioni o sono in rovina, o sono polverizzate, soffiate vie, come le case dei primi due porcellini.

In piedi è rimasto poco: sparuti scheletri in muratura e camini orfani. I morti sono quasi 140, i feriti oltre 400.
Si dice che il botto sia stato sentito persino in Olanda e che qualcuno l’abbia scambiato per un terremoto.

Più o meno alla stessa ora, forse un po’ più tardi, l’Intesa compie l’ennesimo episodio di “bullismo” ai danni della Grecia: un reparto francese è sbarcato a Corfù e prepara l’isola a ospitare i fuggiaschi serbi.
Di autorizzazioni neanche l’ombra. “Tranquilli, fate come foste a casa vostra”.
Gli Alleati hanno fretta, anche perché l’esercito asburgico vibra in giornata un colpo mortale al Montenegro: l’11 gennaio il monte Lovćen, guardiano del piccolo regno, viene espugnato; dopo tre giorni di combattimento l’Austria-Ungheria si è tolta un’enorme spina dal fianco, ora domina le bocche di Cattaro e ammira dall’alto la strada fino alla capitale Cettigne.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • "Catastrophe des dix-huit ponts": esplosione notturna di un deposito di munizioni tedesco a Lille.
  • Sir J. Maxwell nominato Comandante delle truppe rimaste in Egitto.

Fronte meridionale

  • Montenegro: gli austro-ungarici s'impadroniscono della fortissima posizione del monte Lovćen.
  • Truppe francesi sbarcano a Corfù e occupano l’isola greca.

Operazioni navali

  • La nave corsara tedesca Möwe viene vista operare nell'Atlantico.

 

Parole d'epoca

Il Diario della guerra 1915-18

Don Andrea Balestrazzi

Le licenze si riapriranno il 16 …
Ci fanno proprio morire goccia a goccia.
Il 3, poi l’11, poi il 12 … ed ora il 16 … C’è da impazzire! …
Chi potesse portar pazienza! …

DAL FRONTE

Bollettino

Dal monte Ghello, a nord-est di Rovereto, il nemico lanciò nella sera del 9, granate incendiarie contro le nostre posizioni. Durante la successiva notte i nostri avamposti segnalarono un grande incendio in Rovereto.  
Nell’Alto e Medio Isonzo batterie nemiche tentarono di bersagliare le nostre linee col concorso di aeroplani. Furono efficacemente ribattute dalle nostre artiglierie di cui quelle contro-aeree obbligarono i velivoli nemici a tenersi a grandi altezze. 
Nella Pianura del Basso Isonzo l’artiglieria nemica, con cannoni a lunga portata, riprese ieri il tiro contro gli abitati facendo qualche vittima nella popolazione. 
In Romans fu colpito un nostro ospedaletto da campo. Quattro militari in esso ricoverati furono uccisi, otto feriti.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori